L’Inter si appresta a debuttare nel mondiale per club nelle migliori condizioni possibili, dopo un inizio stagione travagliato a causa di numerosi infortuni. Nelle ultime settimane l’obiettivo principale dei nerazzurri è diventato il trofeo che si svolgerà ad Abu Dhabi. Infatti “miracolosamente” tutti gli infortunati sono tornati disponibili, proprio per giocarsi il mondiale. L’inizio stagione claudicante dell’armata guidata da Benitez ha avuto l’apice, in negativo, nelle ultime due partite giocate contro la Lazio ed il Werder Brema, contro le quali l’Inter ha preso sei gol. Tanti per una squadra che solo alcuni mesi addietro alzava tre coppe tra trofei nazionali ed europei. Tuttavia proprio la volontà di preservare i giocatori per il mondiale ed il timore di infortuni per coloro che erano schierati spiegano lo scarso rendimento. Dispiace innanzitutto per i punti persi in campionato finora, poiché sarà difficile rimontare un Milan sempre più lanciato in campionato.

Inoltre lascia perplessi che nessuno abbia sottolineato il coraggio e la novità, almeno per quanto riguarda squadre italiane, che Benitez ha dimostrato schierando per una partita di Champions League 4 giocatori della primavera (Biragni, Santon, Nwankwo e Natalino) e due, Biabiany e Mariga, acquistati come “giovani” e che hanno dovuto fare la parte dei “veterani”. Questa estate, durante il mondiale, si sono spese molte parole per individuare i mali della spedizione fallimentare degli azzurri. Il più evidenziato fu proprio la mancanza di ricambio generazionale nelle nostre squadre di club.

Nessuno, però, ha sottolineato l’importanza per un giovane di giocare una partita di Champions League, per quanto poco influente ai fini della classifica del girone. Si osannano sempre l’Arsenal e le squadre straniere che giocano con tanti under 22, ma quando lo fanno le nostre grandi squadre si guarda sempre e solo al risultato. Certo le scelte di Benitez sono state dettate da indisponibilità e  nell’ottica di preservare le forze in vista del mondiale; ma fin dall’inizio dell’anno il tecnico spagnolo ha schierato molti giovani.

 

Ora si fa sul serio. Nei prossimi giorni non ci sono più né scuse né distrazioni ed il futuro di questo progetto dipende quindi dal trofeo che si giocherà negli Emirati. Se è chiaro che la squadra vista fin ora non è la “vera” Inter, dalla prossima partita ci dovrà essere una sferzata decisa e marcata. Non resta che aspettare ed augurarsi che le sfortune abbiano abbandonato la squadra che da gennaio a oggi ha dominato il calcio Europeo, e che in pochi giorni potrebbe dominare dal tetto del mondo.