Grande partenza di Leonardo alla guida dell’armata nerazzurra. L’Inter senza Eto’o e Sneijder, ma con quasi tutti i titolari in campo, ritrova un super Thiago Motta e soprattutto ritrova la vittoria e la potenza che le è stata propria in tutto l’arco della scorsa stagione. Il tecnico brasiliano rilascia diverse dichiarazioni interessanti, non è mai banale, rarità nel mondo del calcio, e risponde in maniera pacata e acuta alle domande sul suo predecessore. Leonardo si limita a parlare di “empatia non sentita tra Rafa Benitez e l’Inter”. Empatia invece grande tra il tecnico ex Milan e tutto l’ambiente dei campioni del mondo, tifosi compresi.
Allo stadio si respira nuovo entusiasmo e fiducia, sul campo i gladiatori nerazzurri dimostrano di essere ancora loro. Buona la prima dunque, ma ora la salita è ripida e bisogna concentrarsi sul lavoro e su possibili rinforzi. Curiosi di vedere in campo quanto prima il giovane Ranocchia, il tifoso vuole anche un colpo di mercato che metta ancora più qualità in mezzo al campo. Se è vero che Benitez non aveva in mano lo spogliatoio, è vero anche che quest’anno, per la prima volta nell’era Moratti, la panchina è estremamente corta e ricca di giovani talenti da coltivare. E’ giusto così, è una tendenza tutta europea che l’Inter approccia per prima in Italia, ma bisogna comunque trovare il giusto equilibrio tra giovani, veterani e campioni nel loro momento migliore.
Il pensiero si trasferisce a Catania, seconda prova per convincere se stessi e i tifosi che la corazzata Inter è viva e assetata di vittoria. Torna in campo finalmente il leone d’Africa Eto’o, ma purtroppo mancheranno ancora Julio Cesar e Sneijder. Il campo siciliano è sempre stato difficile per i nerazzurri, motivo in più per vedere se questa squadra ha ancora gli occhi “infuocati” della scorsa stagione. Ormai siamo nel 2011 e la stagione scorsa è nella storia. Il tifoso è giusto che se la ricordi per sempre, ma non bisogna vivere nella gloria passata. Il pensiero si deve proiettare nel migliorare la stagione passata, sempre. Solo così si può continuare a vincere.