L’Inter pareggia a Bergamo e resta nelle retrovie della classifica. È indubbiamente un passo indietro il pari contro l’Atalanta per la squadra di Ranieri, e se alla fine della partita i neroazzurri si portano via almeno un punto lo devono ad un super Castellazzi che, entrato dopo l’intervallo per sostituire Julio Cesar, para un rigore a pochi minuti dalla fine. Il quinto rigore contro su otto partite è molto dubbio, come tutti gli altri d’altronde, ed ora la dirigenza è davvero stanca. Tuttavia al di là del penalty generoso (per non dire inesistente), ciò che è preoccupante è come si è sviluppata la partita. La squadra campione del mondo non riesce a costruire azioni offensive efficaci e trova il gol con un tiro deviato dal solito Sneijder. La rete del pareggio dei bergamaschi subita poco prima dell’intervallo è un grave errore difensivo di Chivu che si perde Denis su un cross dalla trequarti. Il secondo tempo è molto equilibrato ma senza spunti importanti dei neroazzurri di Milano ed il punto preso non soddisfa. Se è vero che Ranieri ha dato sicuramente una scossa all’ambiente addormentato da Gasperini, è anche vero che a fronte di grandi proclami sul credere nella possibilità di vincere lo scudetto, i risultati sul campo siano stati deludenti. L’atteggiamento dell’allenatore testaccino ricorda quello che ha avuto quando guidava la Juventus e ripeteva spesso di credere nello scudetto, ma i risultati sono stati pessimi. Quello che da speranze al tifoso interista è che la rosa a disposizione di Ranieri ora è di gran lunga superiore a quella che guidava in bianconero. Dunque perché l’Inter è nelle retrovie? Le gambe dei giocatori funzionano meglio di qualche settimana fa, ma la testa no. I campioni del mondo sembrano aver perso fiducia e carattere, da sempre caratteristiche peculiari in questa squadra. Ranieri deve lavorare nella testa facendo riemergere la voglia di lottare fino all’ultimo che sempre ha contraddistinto i neroazzurri. I leoni che ribaltavano partite che sembravano perse e non erano mai domi, sembrano ora gattini indifesi in mezzo al campo. Serve una trasformazione vera e duratura, altrimenti si rischia di implodere su se stessi. L’occasione di questa trasfigurazione deve essere la partita di sabato sera, molto sentita da tutto l’ambiente, specialmente dai tifosi che, negli scontri con i bianconeri, hanno avuto molte delusioni negli ultimi anni. L’Inter ha una grande occasione, la sfrutti.