L’Inter perde ancora e la situazione ora è davvero preoccupante. I neroazzurri giocano un buon primo tempo, dominano il campo e costruiscono molto, ma trovano solo un gol. La Juventus difende bene e riesce a segnare due reti con tre tiri in 45 minuti. Nel secondo tempo sembra finire troppo presto la benzina nelle gambe dei campioni del mondo e anche gli innesti dalla panchina non fanno cambiare il ritmo della partita. I bianconeri controllano il match e provano a colpire in contropiede e alla fine si portano a casa i tre punti.
La quinta sconfitta stagionale su nove partite giocate, porta con se molte domande e riflessioni. Oramai sembra chiaro che la causa dei problemi dell’Inter non era Gasperini ed il suo modulo. Altrettanto visibile è l’incapacità di Zanetti e compagni di tenere i novanti minuti e l’assoluta mancanza di cambi di passo e di ritmo. Tuttavia quello che più sbalordisce è la totale assenza di carattere e combattività che ha sempre contraddistinto la “pazza” Inter. Il secondo tempo statico e generalmente inerme dei neroazzurri è lo specchio realistico della stagione della beneamata.
Da più parti si ricercano cause quali appagamento, vecchiaia della rosa, mancanza di determinazione. Sicuramente sono in parte tutte cause vere, ma la mancanza più grande è la tranquillità con cui si devono affrontare le partite. Inizialmente sembrava che Ranieri potesse infondere la giusta mentalità a questa rosa, ma ad oggi non c’è ancora stato il salto di qualità che ci si aspettava.
È fondamentale diventare una squadra operaia, cominciare a “fare legna” e dimenticare il lustro ed il blasone fino a che la posizione in classifica non diverrà migliore. Il primo tempo di sabato sera non è una consolazione, ma una speranza per l’immediato futuro. Non bisogna più pensare allo scudetto, non si devono più fare proclami da vetta di classifica, ora è il momento di lavorare e concentrarsi per vincere ogni singola partita.
Mercoledì si gioca a San Siro la Champions League, si comincia da qui. Primo obiettivo sistemare la difesa e giocare una partita ordinata e mentalmente equilibrata. I giocatori non sono bolliti, devono solo risvegliarsi dal torpore in cui si trovano da troppo tempo.