L’Inter interrompe la risalita e si ferma in casa contro l’Udinese. Un passo indietro solo dal punto di vista del punteggio, infatti il gioco sembra migliore, perlomeno nel primo tempo, delle ultime apparizioni, che pure avevano portato a risultati più soddisfacenti. I neroazzurri dominano il primo tempo senza riuscire a trovare il gol, ma avvicinandosi pericolosamente alla porta di Handanovic, dimostrando di stare bene contro un avversario molto pericoloso, protagonista di una ottima stagione. Nel secondo tempo Ranieri cambia più’ volte tattica e mischia i giocatori e l’Inter smette di giocare, anche perché chi subentra non migliora certo la situazione (anzi, Zarate la peggiora nettamente). Un’Udinese mesta e timida come poche volte in questa stagione trova un bel gol in contropiede con l’unico tiro della partita e butta via il raddoppio dal dischetto. Il rigore parato da Julio Cesar a Di Natale e quello sbagliato in modo scenografico dal “pazzo” Pazzini diventano solo statistica in un finale di partita elettrico ma alla fine improduttivo. L’Inter ha enormi problemi dettati da due stagioni, dopo la tripletta di Mourinho, in cui la societa’ ha latitato nella costruzione di un progetto, da allenatori mai all’altezza e da giocatori che non riescono a trovare la condizione mentale adatta. Per giocare a calcio bisogna correre e, se si ha qualita’, bisogna alzare il ritmo, questi elementi basilari sono estranei, attualmente, alla squadra di Ranieri, che non riesce a far registrare significativi progressi da questo punto di vista. Sicuramente a gennaio servono forze fresche, tuttavia e’ necessario che il mercato sia fatto in modo oculato e mirato al miglioramento immediato dei risultati della squadra.  L’Inter ha bisogno di centrocampisti che corrano e sappiano liberarsi per il passaggio. Il possesso palla orizzontale e sterile, nella propria meta’ campo, visto nelle ultime partite dei neroazzurri, e’ un’offesa al pubblico pagante. Avevamo ravvisato grossi problemi nella vittoria di Siena settimana scorsa, mettendo in guardia la squadra, e purtroppo e’ andata come si temeva. Chi ama l’Inter sa che e’ cosi: eccessiva. Quando vince lo fa in maniera strepitosa e conquistando record, quando perde lo fa in maniera disastrosa esasperando i problemi. La pazza Inter e’ cosi e la si ama anche per questo.