Dopo la partita con il Milan Leonardo ha dichiarato che le sconfitte sono importanti per crescere e imparare. In quattro giorni il tecnico brasiliano può dire di avere imparato tutto ciò che c’è da sapere nel mondo del calcio. L’Inter, prima esce dalla lotta scudetto e scivola terza in campionato, perdendo clamorosamente nel derby, e dopo tre giorni riesce a buttare via una partita cominciata ottimamente. Il passivo delle ultime due uscite dei neroazzuri registra 8 gol subiti e due fatti. Quello che più impressiona è che , sia con il Milan che con i tedeschi, Julio Cesar ha dovuto anche fare grandi parate e i legni della porta hanno “aiutato” per ben due volte i campioni d’Europa.
Il maggiore imputato è ovviamente Leonardo. Il tecnico ha avuto a disposizione la rosa campione del mondo e non può appellarsi agli infortuni per giustificare le ultime debacle. A Benitez non sono state date scusanti e non aveva i rinforzi comprati a gennaio. Le maggiori criticità della formazione neroazzurra: un reparto difensivo che viene troppo frequentemente “bucato”, un assetto tattico spesso mal calibrato rispetto agli avversari e una mancanza di costruzione di gioco che non aiuta l’equilibrio della squadra. Accanto a tutti i problemi, c’è anche una condizione fisica precaria che non fa ben sperare per il proseguo della stagione. Tuttavia bisogna sanare le ferite fisiche e psicologiche e cercare di dimenticare le ultime due sconfitte.
Mancano due mesi al termine delle competizioni calcistiche e l’Inter deve cercare di vincere tutto quello che può, forse avrà occasione di arrivare alla coppa Italia o magari può ancora sperare in quello scudetto che sembra volato via. Moratti ora deve già pensare all’anno prossimo, a preparare una squadra adeguata da consegnare a Leonardo. Si, al tecnico brasiliano, perché se è vero che ha molte colpe, è vero anche che allena da solo un anno e mezzo ed è riuscito a mantenere i neroazzurri su tre competizioni fino ad aprile. Il tutto dopo 5 trofei vinti e tante energie spese. Fiducia dunque al tecnico e fiducia ai giocatori, perché non bisogna dimenticare che hanno vinto tutto in un anno, dando grandi soddisfazioni a tutti i tifosi.