Moggi oggi è di nuovo alla sbarra e, come spesso accaduto durante il processo, i legali cercano la notizia bomba con nuove intercettazioni che però sono un boomerang per l’ex dirigente bianconero. Dopo l’intercettazione in cui i difensori di Moggi hanno cercato di far credere che Facchetti indicasse il nome dell’arbitro per una partita (intercettazione che dimostrava solo come l’Inter chiedesse dei buoni arbitri che arbitrassero regolarmente le partite in un periodo storico che, come è stato poi dimostrato, i favori arbitrali erano a senso unico), ieri è uscita una nuova telefonata. Annunciata, ancora una volta, come sconvolgente, incredibile e che cambierà tutto, anche questo tentativo di fare notizia per confondere le acque è stato maldestro come quello precedente. Sono due le nuove intercettazioni “catturate” prima di un Juventus-Inter del novembre 2004; una tra Carraro e Bergamo in cui il presidente federale si preoccupa che l’arbitro faccia una “partita onesta” e “non aiuti la Juventus” lasciando intendere dalla telefonata che sarebbe una disgrazia se fosse aiutata la squadra torinese perché nell’indomani della partita si svolgeranno le elezioni per il presidente di lega e “favori” alla squadra bianconera sarebbero mal visti. Perché? Semplice, basta inserire la telefonata nel periodo storico in cui viene fatta dove, per anni, la Juventus era soventemente aiutata da errori arbitrali. Questa telefonata fa capire che ulteriori aiuti possono creare tensioni in un ambiente saturo per la situazione. Inoltre si capisce come telefonate per pilotare, perlomeno i dubbi, delle partite fossero all’ordine del giorno. Nella seconda telefonata, tra Bergamo stesso e l’arbitro della partita Rodomonti, il designatore lascia intendere che la partita deve essere onesta ( come se normalmente non lo dovesse essere), inoltre ricorda all’arbitro che tra le due squadre ci sono 15 punti e quindi… quindi se dovesse avere dubbi deve pensare “più a chi è dietro piuttosto che chi è davanti”. Questa frase, che per Moggi è emblema della sua innocenza, rischia di essere la chiave della sua colpevolezza. Dalle parole di Carraro prima e di Bergamo dopo risulta chiaro che questa volta deve andare così perché ci sono le elezioni e perché ci sono 15 punti di differenza, ma è palese che la normalità, già assodata da tempo per tutto il sistema, è l’esatto opposto. Il tono quasi minaccio di Bergamo nel ricordare la fatica fatta dall’arbitro (quello del famoso gol fantasma a favore dei bianconeri) per tornare ad alti livelli e l’indicazione che “oltretutto, c’è una differenza di 15 punti tra le due squadre” e quindi “se ti dico proprio la mia, in questo momento, se hai un dubbio, pensa più a chi è dietro piuttosto che chi è davanti, dammi retta!” non lascia dubbi sul normale operato del sistema arbitrale che in quel momento, per quella partita, in via del tutto eccezionale, solo perché c’era l’elezione in lega poteva, solo se c’era un dubbio, favorire chi era a 15 punti e quindi fuori dalla lotta scudetto.
Oggi l’avvocato Prioreschi ha dichiarato in tribunale: “Noi riteniamo che ci sia un mandante e un killer e le telefonate che i nostri periti hanno scoperto, sono state occultate”. Sicuramente questo assassino deve averle occultate molto male se sono a disposizione loro e pubblicate sui giornali…