Vittoria sofferta contro il Cska Mosca, con doppio vantaggio sprecato: questa è la pazza Inter che conosciamo. Come ammesso dallo stesso Ranieri questa squadra, al momento, sta giocando come era abituata prima che arrivasse Gasperini; che la rosa neroazzurra fosse competitiva si sapeva già, ma quello che stranisce è la voglia di correre e sacrificarsi che, da quando è arrivato il tecnico romano, pervade i campioni del mondo in carica. Se da una parte è incoraggiante per il proseguo della stagione, dall’altra dimostra la poca professionalità dei giocatori neroazzurri che, nella prima parte della stagione – con il Gasp in panchina – si sono risparmiati per indurre Moratti a cambiare il proprio allenatore. Il tifoso, che non può prendersela con tutti i calciatori e nemmeno con il proprio presidente, ha fatto dell’allenatore ex Genoa il capro espiatorio. Il ritorno al passato attuale, con due vittorie fuori casa, precede l’intervento dell’aggiustatore Ranieri che, nei prossimi giorni e nelle successive settimane, cercherà di personalizzare questa squadra, individuando il modo di rimettere in piedi questa stagione partita malamente. Purtroppo le contraddizioni societarie e i capricci dei giocatori sono solo rimandati. Il presente ci dice che questa squadra ha ritrovato la voglia di correre. A Mosca i campioni del mondo hanno offerto una prestazione convincente e dominante nel primo tempo, ma una disattenzione difensiva di Samuel poco prima dell’intervallo ha portato al gol del CSKA e nel secondo tempo la squadra russa ha spinto fino a trovare il pareggio. Fisicamente l’Inter è calata molto nella seconda metà di gioco, ma il primo gol in neroazzurro di Zarate ha regalato tre punti fondamentali alla squadra italiana. La migliore condizione deve ancora arrivare, ma nel frattempo Moratti può sorridere per la prestazione dei suoi calciatori. In particolar modo del terzino Nagatomo, autore di un bellissimo assist e di una buona prestazione, e dell’attaccante Pazzini, che ha siglato la seconda rete consecutiva dopo due partite da titolare. Il giovane Obi continua ad essere interessante nonostante qualche incertezza durante i match, mentre Alvarez è ancora spaesato e non riesce a dimostrare ancora il suo valore.



Ranieri può contare su una buona rosa e un rinnovato entusiasmo all’interno dello spogliatoio. Sabato sera arriva a San Siro il Napoli che sta dimostrando di essere cresciuto molto negli ultimi anni, oltre che qualitativamente, anche sotto l’aspetto psicologico. Primo esame vero per il tecnico romano, che deve dimostrare di avere la squadra in mano anche contro compagini importanti.

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