Vittoria e ottima prestazione per l’Inter ieri sera in una sfida difficile contro la temuta Fiorentina di Montella. Finalmente la squadra di Andrea Stramaccioni convince e conquista tre punti fondamentali per continuare a lavorare bene e risalire al terzo posto. Il tecnico romano disegna una partita tatticamente perfetta. Il centrocampo viola, che aveva fatto la partita contro la Juventus, viene annichilito dalla mediana e dai terminali offensivi neroazzurri. La difesa a tre ed il reparto difensivo reggono tutti i novanta minuti senza mai rischiare e trovando quell’equilibrio tanto agognato. Unico neo della serata il gol di Romulo. Con tre difensori centrali schierati in campo, non è possibile subire gol da un avversario lasciato solo in mezzo all’area. La rete subita è importante come segnale del tanto lavoro che c’è ancora da fare. Una vittoria non scaccia le nuvole, ma i primi raggi di sole fanno presagire che con tanto lavoro, buoni risultati possono arrivare per questa nuova Inter.
Il calo fisico del secondo tempo, a differenza delle altre partite di campionato, viene retto abbastanza bene, anche se il baricentro della squadra si abbassa notevolmente. I cambi voluti da Stramaccioni riequilibrano abbastanza la situazione, ma è un altro aspetto su cui lavorare. Davanti l’Inter viene illuminata dalle giocate geniali di Antonio Cassano che serve assist come fosse la cosa più naturale della terra, oltre a segnare con una continuità che mai aveva avuto in tutta la sua carriera. Inoltre Stramaccioni trova un ottimo Coutinho che nel primo tempo semina panico tra i giocatori avversari, ma purtroppo cala nella seconda frazione di gioco: comunque, è stata certamente azzeccata l’intuizione di schierarlo titolare. Il Principe Diego Milito trova il gol e una traversa clamorosa concludendo una grandissima azione corale. In mezzo al campo impressione la capacità di corsa di Gargano. L’ex giocatore del Napoli è un motorino costante attaccato al portatore di palla, recupera palloni e imposta l’azione senza mai lasciar ragionare gli avversari.
Questa Inter è l’embrione di quella che San Siro vuole vedere sempre. Stramaccioni sa che la strada è ancora lunga, ma un inizio di identità si comincia a scorgere. Vedere la società così compatta attorno ad un progetto è qualcosa di estremamente positivo per il futuro.
Giovedì trasferta difficile in Azerbaigian contro il Neftci Baku per l’Europa League, ma sarà una tappa importante per proseguire il cammino verso uno degli obiettivi della stagione.