Un’altra vittoria dell’Inter lontana da San Siro proietta i neroazzurri nella lotta per lo scudetto. La terza posizione conquistata in questi primi mesi di stagione dimostra che il lavoro svolto dalla squadra e dall’allenatore stanno dando i primi risultati. La strada è lunga ed in salita, ma la mentalità sfoggiata fino ad ora da Zanetti e compagni e quel giusto mix di umiltà e consapevolezza della propria qualità che all’Inter mancava da molto tempo fanno ben sperare i tifosi. Contro il Bologna, nella partita vinta per 3-1, i neroazzurri sono stati solidi e compatti. Senza Cassano e Sneijder manca qualità, ma con il gioco sulle fasce i ragazzi di Stramaccioni costruiscono la fase offensiva. Il risultato si sblocca da palla inattiva, grazie ad un colpo di testa di Andrea Ranocchia che trova il palo opposto mettendo fuori causa Agliardi. L’Inter controlla la partita per tutti i novanta minuti, trovando anche i gol di Diego Milito ed Esteban Cambiasso nel corso del secondo tempo. Il Bologna riesce ad accorciare con il gol di Cherubin, ma non è mai davvero pericoloso. Samir Handanovic si limita a respingere qualche tiro da fuori area ed il reparto difensivo blocca le iniziative dei padroni di casa. Mercoledì i neroazzurri saranno impegnati in casa contro la Sampdoria, partita delicata in quanto sarà giocata pochi giorni prima del big match contro la Juventus. Il turn over ed il pensiero della partita con i bianconeri possono essere insidie pericolose in vista del turno infrasettimanale, ma Stramaccioni è in grado di lavorare sull’aspetto mentale dei suoi giocatori. La partita più importante della stagione è sempre quella che si deve giocare per prima, senza pensare alla partita successiva. Così gioca una grande squadra, così deve tornare a giocare l’Inter. Il terzo posto in classifica dopo una annata pessima e con una squadra in costruzione non deve far nascere troppo ottimismo, ma deve spronare Zanetti e compagni a lavorare ancora di più. Juventus e Napoli sono realtà già consolidate e non hanno intenzione di perdere terreno. A proposito, le polemiche scoppiate dopo la partita di Catania non cambiano né il risultato né la classifica, ma quanto visto al Massimino è stato un autogol per il calcio, tuttavia non si devono richiamare spettri del passato.

Si pensi a giocare, ben consci che gli errori ci possono essere: l’importante è che non siano a senso unico.