I neroazzurri tornano a vincere, ma senza meritare i tre punti. Zanetti e compagni faticano a costruire azioni pericolose contro un Palermo chiuso ermeticamente in difesa. La staticità del centrocampo e delle punte non permettono la costruzione di gioco e i cambi di ritmo, facilitando notevolmente i compiti della difesa rosanero. Le azioni individuali sono lasciate al giovano Coutinho, unico in grado di saltare l’uomo, ma non ancora in grado di incidere sulla partita in maniera determinante. Milito e Palacio sono sembrati stanchi e non avendo ricambi davanti Stramaccioni si è affidato all’esplosività del due Nagatomo e Guarin, mossa che si è rivelata intelligente. L’ingresso dei due calciatori interisti ha dato una grande scossa ad una partita che fino ad allora era stata immobile. Questa Inter si affida troppo allo spunto personale senza fare movimenti smarcanti senza palla. Vincere, sebbene in maniera fortunosa, è stato fondamentale anche per aumentare la fiducia dello spogliatoio. L’ansia vista nei terminali offensivi al momento del tiro è figlia della paura di non riuscire a segnare e vincere. Stramaccioni sta cercando di far fronte ad infortuni e difficoltà, ma si deve cercare di dare una forma precisa ad una squadra che ha trovato nel dinamismo tattico una risorsa importante per costruire la propria identità che tuttavia tarda ad arrivare. La pazienza deve essere la parola d’ordine di tutto il mondo interista. Con il nuovo anno cominceranno i primi bilanci e salirà la pressione sulla squadra: bisogna farsi trovare pronti. Giovedì in Europa League sarà un’occasione importante per tutte le seconde linee e per i giovani per dimostrare il proprio valore. Nel frattempo in settimana si dovrebbe sbloccare anche la posizione di Sneijder. L’olandese si trova coinvolto tra mille voci di calciomercato a dover discutere del proprio contratto con l’Inter. Ciò che lascia sbalorditi in questa occasione è la totale mancanza di filtri con l’esterno nella società neroazzura. I propri panni vengono lavati completamente in pubblico senza minimamente preoccuparsi delle ripercussioni interne ed esterne. Problema annoso della dirigenza dell’Inter l’incapacità di risolvere i problemi interni senza far trapelare notizie, sembra ultimamente peggiorata. In estate i casi dei senatori hanno occupato le prime pagine dei giornali per mesi e il rinnovo di un calciatore è diventato un “caso” nazionale. Stramaccioni continui a pensare solo al campo e a costruire una squadra che possa presto tornare competitiva.