Non c’è lieto fine questa volta per l’Inter. I neroazzurri riescono a ribaltare la sconfitta dell’andata, ma prendendo un gol evitabile al novantunesimo minuto escono dalla Champions League. Si era chiesto un San Siro che soffiasse sulla prestazione della beneamata e i 70000 del Meazza sono una tromba d’aria di tifo ed incitamenti fin dal primo minuto. I ragazzi di Ranieri partono bene con due occasioni clamorose che esaltano le doti del portiere dei francesi Mandanda. Tuttavia pian piano la spinta si attenua ed l’OM riesce a tenere lontano dalla propria area di rigore l’Inter. Snejider non brilla e si fa male ad inizio secondo tempo. Gli ingressi di Obi e Pazzini per il centrocampista olandese e un buon Poli rivitalizzano la squadra, ma l’unico tiro in porta dei francesi diventa il gol risolutivo che condanna l’Inter ad uscire dalla prestigiosa competizione. La delusione tra i tifosi è grande, ma la prestazione di cuore porta il pubblico ad applaudire i neroazzurri a fine gara. Tuttavia questa sconfitta è solo la punta dell’iceberg di problemi che da due anni colpisce l’Inter.

In Francia è mancata la prestazione, l’atteggiamento difensivo quasi dimesso della squadra ed il gol preso all’ultimo minuto ha tagliato le gambe ai giocatori. Ieri la prestazione c’è stata, sebbene non all’altezza dei giocatori in campo, ma contro un mediocre OM è decisamente mancata la cattiveria agonistica fondamentale per passare il turno. Bisognava segnare subito perché questa Inter non è più la squadra che se deve vincere spinge per tutto il secondo tempo alla ricerca dei gol. È una squadra malata, sfiduciata e senza idee chiare. Ranieri continua a cambiare formazione e riferimenti ed i giocatori, soprattutto i giovani, sono decisamente spaesati. L’obiettivo di questa stagione fallimentare diventa la conquista del terzo posto, posizione fondamentale per poter ricostruire seriamente questa squadra.

L’uscita dalla Champions League è disastrosa anche per le casse della società, che vede sparire possibili entrate. Se non si centrerà il terzo posto, con i grossi debiti già accumulati, la squadra sarà probabilmente smembrata e nessun giocatore di livello vorrà approdare in una squadra che come obiettivo potrà avere solo quello di vincere uno scudetto di un campionato mediocre. Le sirene degli allarmi stanno continuando a suonare, ma dalla società nulla si muove.

I tifosi neroazzurri non vogliono sapere quanto possa essere profondo il baratro: dalla società qualcuno batta un colpo…di mercato.