L’Inter comincia a macinare gioco, ma perde clamorosamente la partita in casa contro un modesto Siena. Un passo avanti nell’identità di questa squadra rinnovata, che però si accompagna a due passi indietro nel risultato finale. Se la fase difensiva continua a fare buchi, sebbene abbia concesso solo due occasioni agli avversari (che si sono trasformate però in gol), anche la fase offensiva ieri pomeriggio ha faticato nel concretizzare la costruzione di gioco in reti. Nel primo tempo i neroazzurri dominano gli avversari sfiorando ripetutamente il gol ispirati da un grande Cassano. Nel secondo tempo però il barese cala di intensità e sale in cattedra Snejider, ma non riuscendo a servire un Milito in difficoltà in area, l’olandese è costretto a tiri da lontano che non impensieriscono troppo il portiere ospite Pegolo. Le fasce si muovono bene, ma le ali non trovano mai il cross perfetto. Inoltre spesso il cross è buttato nella terra di nessuno, poiché il solo Milito spesso esce dall’area per trovare palloni giocabili. Stramaccioni sta lavorando e partita dopo partita comincia a prendere forma la sua Inter, ma il tempo non è amico di Zanetti e compagni, chiamati a fare risultato nel giro di pochi giorni. Mercoledì sera nel turno infrasettimanale contro il Chievo e poi domenica contro la Fiorentina, i neroazzurri sono costretti a portare a casa punti importanti. La serie A ed il blasone della maglia richiedono ai giocatori punti e vittorie per ripartire da questo momento difficile. A San Siro (a proposito, continua l’astinenza casalinga) la curva nord ha dimostrato di credere nel progetto applaudendo i giocatori dopo la pesante sconfitta contro i toscani. Parte del pubblico ha invece fischiato i calciatori dimostrando poca pazienza e mediocrità di giudizio. Stramaccioni sa che l’Inter non si può permettere un altro anno fallimentare ed è convinto di poter costruire un nuovo ciclo, per il quale però inevitabilmente serve tempo. L’Inter è ancora in un momento in cui le sconfitte possono e devono essere costruttive per migliorare la squadra. Tuttavia troppe sconfitte portano inevitabilmente ad una mancanza di fiducia in se stessi e ad una depressione calcistica da cui i neroazzurri sono riusciti ad uscire dopo la stagione disastrosa dello scorso anno, e nella quale è fondamentale non ricadere di nuovo.

Come detto il tempo è breve e i risultati devono arrivare. Il tecnico romano corra ai ripari ed accenda gli animi dei suoi calciatori.