L’Inter ridimensiona il Verona e torna a vincere. A San Siro i neroazzurri trovano i tre punti e restano in scia alle pretendenti al titolo. La partita si sblocca grazie ai calci piazzati che gli uomini di Mazzarri riescono a sfruttare nel migliore dei modi. Nonostante il risultato secco, i due gol presi da Carrizo sono l’ennesimo segnale di una difesa che non funziona come dovrebbe. Il reparto arretrato ermetico, che aveva stupito tutti nelle prime giornate del campionato, nelle ultime partite sta subendo troppi gol. Nonostante la posizione straordinaria in classifica, il Verona a San Siro ha giocato in maniera mediocre. La vittoria netta è frutto tanto del buon gioco espresso dall’Inter, quanto dell’atteggiamento passivo dei gialloblu. Oltre al solito immenso Palacio, l’anticipo di sabato ha dato le conferme di Alvarez e Jonathan che stanno trovando la continuità nelle proprie giocate. Anche Guarin ha disputato una buona gara, sebbene abbia cercato con ossessione il gol davanti al suo pubblico senza trovarlo e sprecando talvolta delle buone ripartenze. Chi ha sofferto la nuova posizione è stato Kovacic, sul quale comunque non ci sono dubbi circa la qualità. L’atteggiamento del pubblico del Meazza è in questo caso, finalmente, di paziente attesa di un giocatore che deve maturare, per diventare determinante. La caratura dell’avversario di sabato sera non può certo indicare precisamente l’identità dell’Inter attuale. Come già detto, a Mazzarri va dato il merito di riuscire a sopperire la mancanza di qualità individuale con la compattezza e l’organizzazione di squadra. Vincendo in casa contro il Verona, i neroazzurri dimostrano anche una mentalità da “grande” che, purtroppo, ultimamente non era scontata. Il dominio del campo, il controllo della partita e le quattro reti segante sono, seppur con qualche sbavatura in difesa, un segnale importante per i tifosi e per la squadra stessa. Lavorare e vincere portano fiducia e quest’ultima aiuta a raggiungere i risultati. Martedì i neroazzurri scenderanno subito in campo contro l’Atalanta, avversario ostico negli ultimi anni. A Bergamo servono le conferme di un lavoro che sembra dare i suoi giusti frutti. All’Inter serve assolutamente continuità di risultati e prestazioni per poter davvero pensare di ricostruire qualcosa di importante.