Ancora un pareggio in casa per i neroazzurri, che continuano a perdere punti in casa. L’Inter soffre contro il Parma e non riesce a cogliere tre punti importanti. La squadra di Walter Mazzarri ricorda la “Pazza Inter” di Roberto Mancini affetta da pareggite alcuni anni fa, qualità a parte. Sotto due volte di un gol, i neroazzurri riescono a ribaltare il risultato, ma dopo pochi minuti il Parma raggiunge il pareggio. In questo periodo di stagione sembra mancare alla squadra di Mazzarri la cattiveria agonistica vista a settembre. Atleticamente i neroazzurri sembrano calati e troppo spesso sembra che manchi la concentrazione necessaria. La squadra appare funzionare a momenti alternati, intervallando grandi giocate ad errori troppo banali per una compagine di serie A.  Davanti, le luci intermittenti di Alvarez, Kovacic e Guarin permettono di realizzare solo alcune delle azioni costruite. È un’Inter irregolare quella che si sta costruendo quest’anno. Troppi giocatori non sono in grado di dare continuità alle prestazioni ed inevitabilmente i risultati ne risentono. È doveroso tuttavia, fare i giusti complimenti al Parma, che si è presentato a San Siro senza paura ed ha cercato fino al novantesimo il gol vittoria. Le speranze dei tifosi della Benamata cominciano ad essere minate dalle recenti prestazioni ed i mugugni dello stadio ne sono una prova, sebbene non condivisibili. Le prossime due partite sono fondamentali per capire quanto indietro è l’Inter di Mazzarri, rispetto alle altre. I neroazzurri affronteranno dapprima un Napoli in flessione di risultati, ma con una rosa molto buona; e successivamente, nel derby di Milano, un Milan sempre più in crisi, ma con un Balotelli in gran forma. È giunto il momento che l’Inter sveli le sue mire e la sua identità. Il primo bilancio stagionale, sebbene non determinante, si farà durante la pausa Natalizia. Ciò che sicuramente è balzato agli occhi di questa prima parte di campionato, è la necessità di intervenire sul mercato per dare alla rosa i puntelli fondamentali per continuare a costruire la squadra.