Si è concluso il mercato di riparazione, che ha visto l’Inter molto attiva negli ultimi giorni. La lunga attesa per la cessione di Sneijder e l’ennesimo fallimento nelle trattative per l’acquisto del centrocampista Paulinho hanno portato la dirigenza neroazzurra a virare su altri nomi. Moratti ha deciso di vendere due gioielli come lo stesso Sneijder e Coutinho, ritenendoli non più utili per il progetto di Stramaccioni ed utili per transazioni economiche. La società di corso Vittorio Emanuele ha risparmiato decine di milioni sul contratto del fantasista olandese ed ha fatto un’ottima plusvalenza con il giocatore brasiliano. Ciò che ha fatto storcere il naso a molti tifosi è stato che, ad agosto, proprio a questi due talentuosi centrocampisti offensivi era stata affidata la centralità nel progetto Inter per la ricostruzione di un nuovo ciclo. Probabilmente la società sperava in un’esplosione del giovane brasiliano che potesse permettere la cessione dell’olandese avendo già in casa chi lo potesse sostituire. Se l’ingaggio insostenibile di Wesley era cosa già nota questa estate, il rendimento insufficiente di Coutinho, complici molti infortuni e scelte tecniche, non era stato previsto.

Sono dunque cambiate le strategie sui singoli dell’Inter, ma non quelle globali. Ad eccezione di Rocchi, acquisto ancora indecifrabile di inizio mercato, i calciatori approdati in neroazzurro sono tutti giovani o giovanissimi, ma con già moltissima esperienza. Ezequiel Schelotto conosce benissimo il campionato italiano ed è esattamente l’uomo di fascia che cercava Stramaccioni. Zdravko Kuzmanovic a soli 25 anni ha già giocato nei campionati più importanti d’Europa ed arriva per rinforzare il centrocampo con quantità e qualità. Il giovanissimo Mateo Kovacic, nonostante i suoi 18 anni, arriva all’Inter da capitano della Dinamo Zagabria e dopo aver giocato due edizioni di Champions League come regista ad alti livelli. Nessuno dei giocatori sbarcati alla Pinetina è un nome altisonante, ma storicamente l’Inter indovina gli acquisti proprio quando sono sconosciuti a molti, almeno ai massimi livelli. Basti pensare ai vari Cambiasso, Maicon, Julio Cesar ed anche lo stesso Sneijder.

L’Inter giovane e di qualità che vuole Stramaccioni non passa solamente attraverso questi ultimi acquisti, ma anche dai numerosi movimenti in ambito Primavera.

La società neroazzurra ha mandato in prestito tantissimi talenti per farli maturare ed il mercato giovanile continua il lavoro splendido fatto negli ultimi anni.

La riuscita del calciomercato non si può giudicare dalla carta; sarà il campo a decretare se gli acquisti sono stati giusti o meno. Ora Stramaccioni lavori per integrare i nuovi calciatori con il resto del gruppo. Domenica si ricomincia a costruire il futuro dei colori dell’Inter.