Il derby finisce in pareggio ed entrambe le milanesi tronano a casa con un punto a testa. Nel primo tempo il Milan spinge e va spesso vicino al gol trovando tuttavia solo una rete con il El Shaarawy. L’Inter soffre la velocità e la corsa delle fasce rossonere e non riesce a ripartire. Nel secondo tempo Stramaccioni corre ai ripari e riesce a contenere gli attacchi rossoneri. I neroazzurri trovano fiducia e cominciano ad essere pericolosi, trovando il gol con un gran colpo di testa di Schelotto, appena entrato in campo. Sul finale di partita è l’Inter ad avere più benzina, mentre i rossoneri sono stanchi e non corrono più. I novanta minuti al Meazza non offrono un grande spettacolo, ma regalano uno spaccato delle due squadre. Un Milan in forma che gioca a tutto campo con il grande sacrificio di tutti i propri giocatori. Gli attaccanti esterni rientrano in difesa per dare il proprio contributo ed i centrocampisti dimostrano di avere grande condizione atletica. Unica pecca per i rossoneri nella stracittadina è stata la poca capacità di concretizzare le occasioni costruite. L’Inter mostra invece una condizione atletica altalenante e spesso insoddisfacente, arriva regolarmente in ritardo sui palloni e fatica ad imporre il proprio gioco affidandosi completamente alle qualità dei singoli e alle idee geniali di Cassano. Difensivamente i neroazzurri si fanno bucare spesso ed è grazie ad un grandissimo Handanovic che oggi non si parla del possibile esonero di Stramaccioni. Retti gli assalti milanisti del primo tempo, Zanetti e compagni sono stati intelligenti e furbi a spingere approfittando del calo dei rossoneri. Il gol importante del neoacquisto Schelotto può dare fiducia ad un ambiente che sembra molto depresso. Con l’arrivo di marzo, Stramaccioni si gioca gran parte della stagione: in campionato è fondamentale restare in corsa per la Champions, in Europa League bisognerà prepararsi al meglio per poter affrontare un impegno difficile contro il Tottenham. Ad aprile bisognerà cercare la rimonta contro la Roma in Coppa Italia. Il momento dell’Inter non è dei migliori ne fisicamente ne mentalmente. È fondamentale trovare la brillantezza fisica non ancora espressa quest’anno ed è basilare cominciare a credere davvero negli obiettivi prefissati senza paura e senza incertezze. Tornare ad essere un gruppo unito che corre verso la stessa direzione, con la determinazione che è propria di una grande squadra come l’Inter. Domenica si gioca contro il Catania, una delle squadre più in forma del campionato, in uno stadio storicamente difficile per i neroazzurri. Stramaccioni dovrà dimostrare di avere le redini del progetto e di essere colui che conduce l’Inter verso le vittorie che merita.