Fantastica vittoria dell’Inter sul Tottenham per quattro reti a uno. I neroazzurri non riescono nella rimonta storica ed escono dall’Europa League, ma trovano una prestazione da grande squadra che pochi avrebbero potuto prevedere alla vigilia. La squadra strapazzata a Londra dagli Spurs è lontana anni luce da quella vista in campo ieri a San Siro. Chi attendeva risposte da giocatori e allenatore ne ha sicuramente ottenute. Nella notte di San Siro brillano il genio di Antonio Cassano e i movimenti di Rodrigo Palacio, si intravedono le enormi qualità del giovane Mateo Kovacic, si sentono i ruggiti di vecchi Leoni come Esteban Cambiasso e Javier Zanetti, ma alla fine sono i londinesi a spuntarla. La domanda più naturale per i tifosi è sicuramente “qual è la vera Inter?”. Due partite interpretate in maniera opposta per Zanetti e compagni nella doppia sfida contro il Tottenham di Villas Boas. Se una prima risposta alle critiche piovute su Andrea Stramaccioni e sui calciatori è stata sicuramente data, nonostante l’eliminazione, ora si chiede continuità. L’intensità agonistica dei neroazzurri contro i londinesi e’ stata stupefacente se messa a confronto con le partite disputate dagli stessi calciatori nell’ultimo periodo. Anche il gioco, punto dolente della gestione Stramaccioni, e’ stato una bella sorpresa nella notte europea del Meazza. Di sicuro, per quanto in emergenza, non si può pensare di giocare con una punta sola. Cassano e Palacio vanno sicuramente gestiti in termini di energia, ma giocare con due punte e’ fondamentale. Inoltre a condannare i neroazzurri fuori dalla competizione europea e’ l’ennesima rete presa dalla squadra che, pur avendo uno tra i migliori portieri del mondo, non riesce quasi mai ad evitare gol subiti. Mantenendo la mentalità e lo spirito agonistico visto in campo contro gli Spurs, e’ molto importante aggiustare il reparto difensivo.
Per quanto riguarda il campionato e’ importante ora fare risultato e dare continuità alle prestazioni. Domenica sera si torna in campo e sicuramente la stanchezza si farà sentire, ma da una grande squadra ci si aspetta la capacità di gestire anche queste problematiche.