Sconfitta sonora e meritata per i neroazzurri a Londra contro il Tottenham. L’Inter perde tre a zero dimostrando un’inferiorità su tutti i piani  di gioco. Atleticamente gli uomini di Villas Boas sono mostruosamente più in condizione di Zanetti e compagni. La velocità, la forza fisica e la resistenza degli Spurs permette ai padroni di casa di arrivare sempre prima sul pallone ed ha costruire un gioco efficace è divertente. Tatticamente i londinesi tengono il campo meglio dei neroazzurri ed attraverso un pressing asfissiante interdicono completamente il gioco degli avversari. Un Bale straordinario, un Defoe imprendibile e due fasce veloci e funzionali confezionano la vittoria netta al White Hart Lane. All’Inter non rimane che prendere atto della superiorità avversaria, ma soprattutto bisogna cominciare a guardare la realtà. La qualità della squadra non è da Champions League e molti giocatori che giocano con la maglia neroazzurra non sono all’altezza di indossarla. È chiaro che per costruire un nuovo ciclo bisogna spendere e soprattutto bisogna spendere bene. Negli ultimi anni sono stati spesi diversi milioni e ad oggi si può tranquillamente dire che sono state poche le spese indovinate. Tuttavia i problemi riscontrati durante questa giornata sono purtroppo su diversi livelli. Oltre alla qualità dei giocatori, c’è anche la scarsa condizione atletica che non permette ai neroazzurri di tenere il compo nella maniera corretta. Inoltre anche nella pesante sconfitta di Londra, lo scarso atletismo non ha consentito la reazione che ci si sarebbe aspettata. Stramaccioni è giovane e sta cercando di costruire una nuova squadra, ma attualmente il risultato è un mix di inesperienza e scarsa qualità di gioco e di giocatori. Se è vero che Roma non è stata costruita in un giorno, l’Inter vista negli ultimi mesi non è una squadra su cui si possa costruire qualcosa di grandioso. Le fondamenta della nuova inter non sono solide. La società e l’allenatore devono decidere quale Inter vogliono far nascere. Senza la possibilità di investire capitali è fondamentale investire bene i pochi che si hanno. Inoltre se la qualità si abbassa come sta accadendo è anche giusto ridimensionare le aspettative dei tifosi. Tuttavia non si può dimenticare il blasone dell’Inter ed il purgatorio non può durare così tanto come sta accadendo da circa tre anni. I tifosi vogliono tornare in paradiso ed il record di abbonamenti fatti quest’anno per le partite in casa dimostrano la fiducia nella squadra e nella società. E’ tempo di scelte per la società e di dimostrazioni da parte della squadra. Si utilizzino questi mesi per delineare esattamente quale Inter si ricerca, però poi non è più permesso fallire.