Arriva anche la dodicesima sconfitta stagionale per i neroazzurri di Stramaccioni. Contro il Cagliari Zanetti e compagni dominano il primo tempo, ma puntualmente arriva un rigore inventato e l’ennesimo “episodio sfortunato” condanna l’Inter. A Trieste Stramaccioni ha gli uomini contati, ma dal primo minuto si intravede una squadra vogliosa di fare risultato. Alvarez dimostra di essere in crescita, Kovacic in posizione avanzata dimostra di poter essere una pedina importantissima della nuova Inter. Anche Rocchi sembra in buona forma e con Cambiasso confeziona subito una palla gol che si infrange sul palo. L’atteggiamento dei neroazzurri è quello giusto, sia a livello tattico che a livello mentale. Anche in occasione di un’incredibile svista arbitrale come quella della mancata punizione ed espulsione per il fallo di Astori su Rocchi, i calciatori interisti non perdono la testa e continuano a costruire gioco, nonostante la squadra rimaneggiata. Le numerose assenze per infortunio pesano in campo, ma traspare chiara dagli undici di Stramaccioni la voglia di remare tutti nella stessa direzione senza lasciare nulla di intentato. L’ennesimo infortunio muscolare questa volta colpisce Gargano e costringe l’allenatore romano ad una sostituzione che cambia gli equilibri trovati. L’apoteosi si raggiunge con l’ingresso di Nagatomo che è costretto ad uscire per infortunio dopo soli tre minuti di gioco. L’Inter finisce la partita con Samuel centroavanti a dimostrare l’emergenza totale in cui si trova l’Inter in questo momento. Attualmente è difficile giudicare le prestazioni dei ragazzi di Stramaccioni, i guai fisici e gli episodi sfortunati non consentono di analizzare costruttivamente il momento neroazzurro. È necessario analizzare la situazione in maniera più ampia. Per quanto sia facile e comodo dare tutta la colpa agli infortuni, è molto più intelligente andare a capire per quale motivo l’Inter si trovi in questa drammatica (calcisticamente parlando) situazione. Che sia la preparazione, la gestione o come sono stati curati gli infortunati, è fondamentale capire dove siano le cause affinché non riaccada più nelle prossime stagioni. La questione arbitri invece non deve essere un alibi, ma deve essere affrontata.
Purtroppo la società di via Vittorio Emanuele ha dimostrato che il profilo basso anglosassone in Italia non funziona. Dopo una stagione passata ad accettare tutti gli errori, Moratti si è fatto sentire e contro il Cagliari si è vista di nuovo l’incapacità della classe arbitrale. Oltre alla mancata espulsione di Astori, la confusione e l’incapacità viene dimostrata quando non viene dato il rigore a Ibarbo per poi darlo al tuffo di Pinilla. Si avvicina il momento dei bilanci stagionali e quello dell’Inter sembra essere in linea con quello economico. Il problema è che il progetto tanto chiesto durante l’estate scorsa non si capisce quale sia.