Finale di stagione col botto, ma nel senso del rumore dell’ennesimo capitombolo neroazzurro. Ennesima brutta figura davanti al proprio pubblico che sorride solo perché consapevole che il campionato è terminato. I tifosi arrivati allo stadio per il riscaldamento delle due squadre hanno capito subito che serata sarebbe stata. Da una parte i giocatori dell’Udinese si esercitavano con ritmi ed energia alta, dall’altra parte i giocatori dell’Inter erano blandi e rilassati. Quando è venuto il momento di riscaldare la gamba tirando in porta i giocatori friulani hanno cominciato ha tirare di potenza e precisione mostrando doti balistiche eccellenti e voglia di vincere importante. Nell’altra metà campo i calciatori interisti eseguivano tiri mosci a rasoterra dimostrando di essere già in vacanza. Non è un caso che sul primo pressing degli uomini di Guidolin, subito Handanovic prendeva il primo dei cinque gol subiti in serata. La differenza di motivazioni era sicuramente molta, ma la squadra di casa ha dimostrato poco professionismo e poco rispetto per i tifosi, che nonostante la pessima stagione, hanno comunque supportato la squadra durante i 90 minuti. La stagione calcistica italiana si conclude con l’ennesima polemica per i favori al Milan che hanno portato la squadra milanese in Champions League (come disse il profeta Bonolis) impedendo alla Fiorentina un terzo posto più che meritato. Inutile parlare di stadi di proprietà per dare appeal al campionato nostrano, se la squadra più seguita all’estero e che esprime il miglior calcio italiano viene penalizzata non sul campo, ma da decisioni economiche. Per quanto concerne l’Inter, i bilanci sono già stati fatti, ed ora, con la certezza del nono posto, si possono confermare. L’unico obiettivo centrato quest’anno è stata la salvezza e per una squadra che puntava alla rifondazione e a riconquistare la Champions è davvero poco. Gli infortuni hanno influito sicuramente, ma c’è stato un momento dopo la serie di vittorie e prima dell’ecatombe fisica, in cui la condizione atletica e l’atteggiamento in campo sono state totalmente insufficienti. Come ricordava la curva nord contro l’Udinese, la paura più grande del tifoso neroazzurro è ritrovarsi per il terzo anno consecutivo a sentirsi dire che c’è un progetto e che si rifonda l’Inter inseguendo un nuovo ciclo che tuttavia tarda ad arrivare.

La cosa peggiore è che l’Inter non riesce ad avere una via di mezzo tra vincere tutto e stagioni fallimentari. Lo scorso anno l’approdo in Europa League era stato considerato un fallimento. Il nono posto di quest’anno è dunque difficile da catalogare. Ricomincia una nuova estate di calciomercato e di buoni propositi, l’unica speranza al momento è che fare peggio di questa stagione è quasi impossibile, a meno qualche acquisto importante accenda gli animi dei tifosi….