Con quella maturata al San Paolo diventano quattordici le sconfitte collezionate dai neroazzurri in questa stagione. Stramaccioni è costretto a preservare l’unico attaccante a disposizione per alcuni fastidi fisici che non garantiscono il suo utilizzo e l’Inter si ritrova in campo senza punte e con poche idee che un ottimo Napoli argina senza troppi problemi. La stagione nefasta volge al termine, ma sebbene gli infortuni siano la parte più negativa, non si possono ridurre tutti i problemi avuti dalla squadra di Stramaccioni trovando le cause solo nei guai medici. Contro i partenopei i neroazzurri subiscono gol dopo soli due minuti, con la difesa schierata ed un solo attaccante da marcare. Tre difensori centrali titolari non possono farsi infilare da Cavani che riceve palla per vie centrali da Pandev. Queste disattenzioni difensive che caratterizzano l’Inter da circa tre anni, quest’anno non sono state aggiustate e, oltre al numero di sconfitte stagionali, fanno spavento anche i gol subiti in questo campionato dalla Beneamata. Un altro tormentone che si sente da tre anni sono le parole “rifondazione”, “rinnovamento” e addirittura “rivoluzione”. Dopo Mourinho, che sarà sempre nei cuori neroazzurri, ma non dovrebbe essere nella testa e nei desideri né dei tifosi né della società, la dirigenza di corso Vittorio Emanuele ha sempre parlato di un’Inter che sarebbe rimasta o tornata ai vertici attraverso un anno di transizione. Dopo tre anni di immobilismo, sembra che l’anno prossimo debba essere un anno di transizione. L’atavica confusione neroazzurra sfocia troppo spesso nell’incompetenza e nell’improvvisazione. I tifosi interisti devono molto a Moratti ed alla sua gestione, ma è necessario, dopo aver raggiunto l’apice, mantenere degli standard da grande squadra quale è l’Inter. Gli acquisti sbagliati e pagati profumatamente, i senatori scaricati senza alcuna discrezione e morbidezza, il caso Forlan, i cambi di progetto con Snejider e Coutinho prima al centro e poi venduti a gennaio, il tentativo di ingaggiare un ex giocatore per rimediare all’assenza di attaccanti dimostrando assoluta mancanza di capacità di gestione, sono tutti sintomi di qualcosa che non sta funzionando nel mondo Inter a cui si sommano gli infortuni. Vista negli ultimi anni la società neroazzurra sembra completamente in balia delle onde, incapace di reagire alle avversità e di costruirsi il futuro che questi colori meritano.