Un punto che sa di sconfitta, quello ottenuto contro il Catania da un’Inter impotente. A San Siro i neroazzurri regalano alla squadra siciliana, il loro primo punto guadagnato in trasferta. L’ultima squadra del campionato gioca alla pari dei padroni di casa e pareggia una partita tendenzialmente equilibrata nel nulla sportivo dei novanti minuti. Gli ultras della Curva Nord, dopo pochi minuti di partita, hanno mandato chiari segnali al presidente Erick Thohir. I tifosi vogliono una società strutturata e preparata, capace di gestire le situazioni interne in maniera compatta e quelle esterne mettendoci la faccia. Sicuramente questa Inter non si distingue per la qualità della rosa, ma i punti persi contro squadre di bassa classifica, non sono il frutto di match giocati contro organici che possono essere considerati alla pari di Zanetti e compagni. L’insicurezza e la poca grinta degli uomini di Walter Mazzarri dipende da tutti i fattori esogeni ed endogeni della società di corso Vittorio Emanuele. Un allenatore lasciato solo a gestire situazioni più grandi di lui ed inadeguato per questo momento, dirigenti a briglie sciolte che navigano a vista senza avere chiaro dove andare, giocatori che non comprendono cosa voglia dire indossare la maglia neroazzurra ed, infine, tifosi pronti a fischiare qualsiasi proprio calciatore al primo errore durante i 90 minuti. Un quadro per nulla rassicurante. I neroazzurri di questo periodo sono completamente allo sbando. Si può ricostruire solo partendo dalla società. Senza una struttura forte, compatta e con una direzione chiara, una squadra di calcio non può pensare di costruire il proprio futuro. Non si può più parlare di anno di transizione per la terza stagione consecutiva. I tifosi si sentono presi in giro; e non si riduca tutto alla mancanza di fondi, perché la società forte mancava prima e la mancanza di denaro ne acuisce soltanto i problemi soliti , della solita Inter. Il presidente Thohir questa settimana resterà a Milano. I tifosi vogliono risposte e segnali di cambiamento, anche se, in pochi giorni, è difficile pensare che ci possa essere una svolta…