Sconfitta, lezione, débâcle, fallimento; la partita contro la Fiorentina mette con le spalle al muro Mazzarri e i suoi ragazzi. Questo inizio di campionato è stato disastroso ed ora si parla di condizione atletica insufficiente. Dopo un solo mese abbondante di partite, i calciatori neroazzurri sono fuori condizione, stanchi. Come è possibile? Mazzarri doveva essere l’allenatore che finalmente avrebbe fatto correre i calciatori interisti, che avrebbe dato loro l’intensità che è mancata negli ultimi anni. Sembra di essere tornati parecchi passi indietro. Non solo i neroazzurri sono statici e svogliati, ma non esiste un gioco di squadra. Il lavoro sulle fasce porta a cross dalla trequarti, facile preda dei difensori avversari. Ad ogni bambino, a scuola calcio, viene insegnato che si arriva sul fondo prima di calciare la palla verso gli attaccanti in area. La mediana non riesce a creare nulla, non essendoci movimento senza palla e calciatori che saltino l’uomo costantemente. Kovacic tarda a dare continuità, Hernanes non è ancora entrato in campo, al suo posto manda una controfigura, M’Vila gioca da fermo e a Medel non si può chiedere di costruire la fase offensiva. Il problema principale di questa Inter è l’atteggiamento con cui affronta ogni gara. Sembra spaventata. Lasciar tirare indisturbati gli attaccanti da fuori area, denota una mancanza di determinazione. Non c’è aggresione al portatore di palla, pressing asfissiante, determinazione a non mollare un centimetro e carattere nel ripartire con cattiveria. I giocatori scendono in campo impauriti, ansiosi, sotto il peso della maglia che indossano; agnellini sacrificali nelle grinfie di qualsiasi avversario. Walter Mazzarri siede ancora sulla panchina dell’Inter perché al momento è più rischioso ed oneroso cambiare, ma se le cose non migliorano Thohir non può non prendere misure correttive. L’allenatore toscano ha due settimane per risolvere i problemi più strutturali della sua Inter. Contro il Napoli il tecnico di San Vincenzo potrà giocare di contropiede come piace a lui, ma davanti avrà l’ennesima squadra in cerca di risultato che metterà in grande difficoltà i neroazzurri.
La classifica restituisce lo specchio delle prestazioni e dice che l’Inter è decima, più vicina alla retrocessione che al terzo posto, se si guardano i punti. Walter Mazzarri è un buon allenatore e di sicuro saprà fare meglio, ma l’impressione è che non sia idoneo ad allenare una grande squadra.