La Juventus strapazza i neroazzurri e prosegue il suo cammino verso lo scudetto. L’Inter esce da Torino ulteriormente scoraggiata e sfiduciata. La squadra di Walter Mazzarri non sfigura, ma si piega ad una superiorità evidente. Tuttavia la stonatura della serata è nell’atteggiamento degli ospiti guidati da capitan Nagatomo. I neroazzurri affrontano la capolista con ritmi bassi, poca determinazione e senza personalità. Dispiace perché normalmente giocare a Torino contro la Juventus è sinonimo di grandi stimoli e giusta cattiveria agonistica. Vedere l’Inter trotterellare a centrocampo verticalizzando troppo spesso verso la propria porta, è stato sintomatico di un momento in cui, per prima la testa, non gira bene. Anche fisicamente gli uomini di Mazzarri hanno dimostrato inferiorità, arrivando sempre dopo i bianconeri sul pallone. Maggiore difficoltà agli ospiti l’ha data anche Conte, che in fase di possesso palla dei neroazzurri, ha piazzato una punta, Llorente, come mediano davanti alla difesa e l’altra punta, Tevez, poco più avanti. Se perdere contro questa Juventus è accettabile, non si può soprassedere alla condizione fisica e mentale dei giocatori della Beneamata. Il mercato di gennaio ha portato qualità a centrocampo, ma appare chiaro che il grosso del lavoro è da fare sull’atteggiamento sfiduciato e rammollito dei calciatori. Mazzarri sembra non essere del tutto lucido e appare poco intenzionato a dare fiducia ai giovani che dovrebbero essere il futuro di questa Inter. Dopo ogni partita senza risultato l’allenatore toscano parla di anno 0, di valutazione della rosa, di ricostruzione e di progetto per il futuro; tuttavia è evidente che i giocatori non sentono fiducia, ma solo pressioni. Un altro aspetto preoccupante è quello societario. Il presidente Erick Thohir ha dimostrato poca coerenza e molta inesperienza. Dopo aver acquistato l’Inter è sparito per mesi dichiarando che non avrebbe speso per il mercato e che prima si sarebbe dovuto vendere. A pochi giorni dalla chiusura del mercato si è precipitato in Italia, richiamato dalle proteste dei tifosi, per mettere sul piatto 20 milioni per Hernanes, ma senza riuscire a vendere nessuno. È una situazione preoccupante che richiede segnali forti ad ogni livello: dalla società ai giocatori, passando dall’allenatore, è fondamentale fare chiarezza e lavorare in maniera seria e, soprattutto, capace!!