L’Inter vince e convince anche a Verona. Contro i veneti, i neroazzurri offrono una prestazione solida e convincente. A fronte delle due reti segnate, c’è stata una partita controllata, mai in bilico e gestita al meglio. La squadra di Walter Mazzarri sembra molto lontana da quella che calcava i campi impaurita e sfiduciata, dopo la sosta natalizia. La maggiore qualità data da Hernanes, un Jonathan tornato a prestazioni di inizio stagione, le due punte ed una condizione atletica ottimale, sono il segreto di questa rinascita che l’ambiente della Benamata aspettava. Rodrigo Palacio festeggia il rinnovo contrattuale con un gol e Jonathan firma una grande prestazione con la rete che chiude la partita. La corsa per l’Europa continua e la strada è ancora lunga, ma il percorso intrapreso dai neroazzurri nelle ultime gare lascia ben sperare i tifosi milanesi. Impressiona la compattezza dell’Inter; in fase difensiva c’è una concentrazione importante che rende difficile per le squadre avversarie arrivare al tiro. In fase offensiva si costruisce molto, anche se si potrebbe concretizzare di più. Oltre al gioco sulle fasce, Cambiasso e compagni possono provare le soluzioni da fuori, grazie ai tiratori che occupano il centrocampo neroazzurro. Difesa chiusa e diverse soluzioni in attacco, sono una buona ricetta per costruire il futuro. Inoltre il centrocampo comincia ad essere una mediana di quantità e qualità con Hernanes, Cambiasso e Guarin, senza dimenticare le ottime prestazioni di Kovacic, che, chiamato a giocare nelle ultime due gare di campionato dalla panchina, sta dimostrando di essere cresciuto molto. Ora per l’Inter diventa fondamentale dare continuità alla concentrazione ed all’organizzazione mostrata nelle ultime partite. L’anno “0”, come è stato chiamato da Erick Thohir, o “l’anno di transizione”, come preferisce chiamarlo Walter Mazzarri, deve cominciare a dare certezze alla società, alla squadra ed ai tifosi. È prioritario continuare su questa squadra, facendo crescere i talenti giovani e trovando un’identità chiara che possa essere l’ossatura di un nuovo ciclo vincente. Il calendario può dare una mano, ma non si deve abbassare il livello di guardia, come già accaduto, purtroppo, quest’anno.