Seconda vittoria importante per i neroazzurri, che contro il Parma confermano la loro candidatura per un posto in Europa League. Il primo tempo somiglia ai primi 45 minuti di Genova. Il Parma è pericoloso e solo un grande Handanovic, che para il rigore a Cassano, evita il gol contro la propria squadra. L’Inter gioca meglio di come aveva fatto contro i blucerchiati, ma non riesce a dominare la partita. Nel secondo tempo con il Parma in dieci per una giusta espulsione di Paletta, l’Inter trova il gol, ma non la tranquillità che la superiorità numerica dovrebbe dargli. Il gol che chiude la partita lo segna il neo entrato Fredy Guarin allo scadere del secondo tempo. Il gol è più importante per il significato personale del colombiano, che non per il risultato, che rimane in bilico fino alla rete del centrocampista neroazzurro. Da Parma, l’Inter esce con tre punti importanti e la consapevolezza che c’è ancora molto da costruire. Le prossime partite sono dure ed impegnative. Sabato sera Walter Mazzarri incontrerà il suo recente passato. Il Napoli a San Siro non ha nulla da giocarsi, ma sicuramente non regalerà nulla. Rafa Benitez non ha bei ricordi a Milano e certamente ha qualche sassolino da togliere dalle proprie scarpe, magari lasciando intravedere i propri calzini portafortuna. Contro Parma e Sampdoria i risultati sono frutto degli spazi lasciati da squadre che hanno giocato la partita a viso aperto, favorendo la migliore qualità neroazzurra ed esaltando lo strepitoso stato di forma di Samir Handanovic. Contro i partenopei, i neroazzurri si troveranno davanti una squadra che gioca a viso aperto ed è capace di alzare il ritmo quando è necessario. Inoltre la qualità dei calciatori campani è molto più alta di quella dei colleghi che giocano a Genova e a Parma. La partita è molto insidiosa, ma questi scontri sono in grado di dare le motivazioni e la fame, che i neroazzurri quest’anno non hanno mostrato. Due vittorie danno fiducia nei propri mezzi e partite importanti possono essere utili per confermare i progressi fatti. La stagione in corso ha visto un Napoli incostante e immaturo, ma le partite importanti le ha sempre giocate bene. I neroazzurri devono sfruttare questa occasione per dimostrare che il lavoro svolto durante l’anno ha cominciato a dare i frutti sperati. Serve concentrazione e cattiveria agonistica; attenzione e precisione; convinzione nei propri mezzi e compattezza tra reparti. Le assenze sono utili solo ai giornali e a chi cerca alibi. Chiunque indosserà la maglia neroazzurra da titolare, dovrà essere in grado di garantire gioco e qualità nella ricerca della vittoria.