Arriva anche la nona sconfitta stagionale per l’Inter. Il numero delle partite perse è lo stesso delle gare vinte. I dieci pareggi chiudono la statistica di queste prime 28 giornate sportive. Statistiche, le stesse che da troppo tempo certificano che l’Inter tiene in mano le redini del gioco, ma non riesce a fare punti. Roberto Mancini è riuscito a compiere immediatamente una trasformazione di gioco, ottenendo dai propri calciatori il possesso palla durante le gare e una mentalità vincente, dimostrando che la qualità per giocarsela con chiunque c’è. Tuttavia i tifosi si sentono dire, ad ogni pareggio o sconfitta, che il risultato è bugiardo e che l’Inter non ha meritato di perdere o il pari. Nel calcio può capitare qualche volta di meritare più di quanto si riesca ad ottenere e talvolta capita l’opposto. Se sistematicamente si ottiene meno, sembra chiaro ci siano problemi seri da risolvere. La fase difensiva, quest’anno sempre sotto accusa, contro la Sampdoria ha tenuto meglio del solito, ma l’Inter ha perso. I blucerchiati hanno fatto un unico tiro nello specchio della porta, ma l’Inter ha perso. I neroazzurri hanno preso una traversa, l’azione del gol è nata da un fallo su Guarin e c’era almeno un rigore su Icardi, ma l’Inter ha perso. In questo senso è apprezzabile che Roberto Mancini sia concentrato sul lavoro da fare con la squadra e non sugli episodi arbitrali sgradevoli. È vero che le partite sono fatte da episodi, ma è bene concentrarsi sui problemi di squadra, piuttosto che sugli errori di Valeri. Contro il Wolfsburg, i tifosi hanno accusato Ranocchia e compagni di non aver dato tutto in campo e di essere stati troppo molli. Anche contro la Sampdoria, sotto di una rete, è mancata la grinta e la fame per credere nella rimonta. È giusto mantenere la lucidità e la calma, ma fisicamente e mentalmente si dovrebbe vedere la determinazione e l’aggressività propria di chi non vuole mollare un centimetro a nessuno. Fa male vedere l’Inter incapace di raccogliere i frutti del proprio lavoro e sono davvero troppe le stagioni fallimentari a cui i tifosi hanno dovuto assistere negli ultimi anni. In poche settimane anche questa stagione è divenuta una totale disfatta, Coppa Italia, Europa League e, con una lenta agonia, anche il campionato. La fiducia a Roberto Mancini è totale e la società ha il dovere di costruire, con il massimo delle proprie possibilità, una squadra adatta e funzionale al tecnico jesino. Troppi calciatori neroazzurri continuano ad essere potenziali campioni inesplosi, altri sembrano non avere il carattere e la continuità. È giunto il momento di tirare le somme e capire chi è da Inter e chi no.