Altra vittoria in trasferta per i neroazzurri, che confermano come lontani da San Siro i risultati siano migliori. La delusione contro il Chiavo Verona diviene un risultato utile alla luce dei tre punti conquistati contro la Lazio. L’Inter è davvero difficile da decifrare.
Oltre ai numerosi punti buttati via contro le piccole, Parma in primis, non si riesce a capire quale sia l’ossatura del gioco e soprattutto dell’atteggiamento in campo, che, nell’arco dei novanta minuti, subisce repentini e continui cambiamenti. Ranocchia e compagni mostrano spesso venti minuti di buon calcio, talvolta anche ottimo. Durante la partita ci sono cali di tensione, momenti di confusione ed amnesie incredibili per dei giocatori di serie A. I neroazzurri alternano azioni pericolose a minuti in totale balia dell’avversario. Marchio di fabbrica di questa Inter è il possesso palla orizzontale e troppo spesso lento e sterile. Ultimamente Roberto Mancini ed i suoi ragazzi stanno raccogliendo più di quello che meritano sul campo; rovescio della medaglia di quanto visto ed ottenuto dal tecnico jesino appena tornato sulla panchina della beneamata. All’inizio della sua seconda esperienza interista il Mancio ha dato una forma e un tentativo di bel gioco, senza grandi risultati. Nelle ultime partite, nonostante delusioni e fischi, i neroazzurri stanno ottenendo migliori risultati, pur giocando abbastanza male. Al tifoso, soprattutto dopo l’ennesima stagione andata male, interessano sicuramente i punti e la classifica, per quanto deludente, ma diventa fondamentale costruire il futuro, già da questo finale di campionato. Le prestazioni dicono che serve una mentalità ed un carisma che difficilmente si può insegnare se non è innato. Il mercato dovrà aiutare a strutturare una squadra competitiva sia a livello tecnico, che mentale. Contro la Lazio, Hernanes firma una doppietta molto importante. Il Profeta è il neroazzurro più in forma e dovrà saltare la partita contro la Juventus per un’ammonizione incomprensibile rimediata contro i biancocelesti. Contro i bianconeri sarà una partita difficile. Che la squadra di Allegri abbia già vinto lo scudetto conta poco, perché la rivalità delle due formazioni, sarà stimolo importante per i 22 in campo. Servono punti per sperare nell’Europa e giocare a San Siro contro la Juve deve motivare e caricare Ranocchia a compagni, affinché il Meazza divenga il fortino dell’Inter. La classifica dice che si può ancora lottare per raggiungere un posto nelle coppe Europee; anche se non è la Champions, l’Europa League può essere una vetrina importante per molti giocatori e per costruire la nuova Inter vincente.