Arriva anche la vittoria della conferma. Altri tre punti e primato in classifica saldo. L’Inter non si ferma e probabilmente ci prende gusto. Altra prestazione non convincente ma efficace. In realtà nel primo tempo la squadra di Mancini gioca anche un buon calcio, ma il Chievo è una squadra ostica ed il rischio è dietro l’angolo. Nel secondo tempo i veneti premono e con il passare del tempo Icardi e compagni non costruiscono più. Tuttavia dalle retrovie non si molla su nessun pallone ed alla fine il fortino tiene. In questo inizio stagione, l’Inter ha dimostrato di avere una dote da grande, vincere con poco scarto, giocando male e senza meritare la vittoria. Appare chiaro che non è ancora finito il mese di settembre e che ogni discorso sul campionato in corso è prematuro, tuttavia la squadra voluta e plasmata da Roberto Mancini è indubbiamente interessante. La forza fisica e la mentalità ritrovata nascondono solo in parte le lacune di gioco e di squadra. Servirà tempo perché tanti singoli giocatori formino una squadra con un’identità sicura e con un’idea condivisa di gioco. Cercare di diventare un gruppo definito mentre si vince è sicuramente un buon aiuto e facilità l’organizzazione e la fatica. Tanti sono gli addetti ai lavori che attendono le prime difficoltà per i neroazzurri, per capire fino a che punto questa Inter sia tornata grande. La capolista deve migliorare in ogni reparto e nella costruzione di gioco. Il possesso palla spesso è sterile e troppe poche volte porta alla conclusione in porta. La cattiveria ed il cinismo devono essere supportate da qualità e facilità di fraseggio. Icardi e compagni faticano ancora ad uscire dalla propria area di rigore quando Handanovic si incarica di far ripartire l’azione dal fondo. Un cantiere aperto, ma con nove punti in classifica. Per il momento solo buone notizie ed è importante rimanere con i piedi per terra, continuando a lavorare duro per migliorare sotto ogni aspetto. Si gioca già mercoledì, questa volta in casa contro il Verona. I gialloblu sono un cliente scomodo, una nuova occasione per dimostrare che l’Inter c’è e non intende fermarsi. Lottare su ogni pallone, donare tutto sul campo e lavorare negli allenamenti. La ricetta è giusta, lo chef Mancio è pronto, ora bisogna cucinare buone pietanze.