L’Inter vince convincendo e si porta a casa tre punti molto preziosi. La Sampdoria si presenta a San Siro spregiudicata negli interpreti offensivi, ma fatica ad essere realmente pericolosa. I neroazzurri cercano di creare gioco passando dalle ali, ma è solo grazie ad una palla inattiva che riescono a segnare. Sulla fascia destra si mette in luce Biabiany, ala molto costante in questa stagione, quando è stata chiamata in causa. Il primo tempo si chiude con il risultato di 1 a 0 a favore dell’Inter e tutti i tifosi hanno in mente una sola idea, chiudere la partita. Negli ultimi due mesi, troppi punti sono stati buttati via per non aver chiuso la partita quando in vantaggio. Nei secondi 45 minuti Icardi e compagni trovano due gol, uno ancora da calcio piazzato e l’altro grazie ad un errore dell’ex Ranocchia ed alla bravura del nuovo capitano dell’Inter. Vittoria importante per la classifica e per il morale. La prestazione non è ancora quella sperata, ma si comincia a vedere un po’ di quella solidità, che aveva caratterizzato i neroazzurri durante la prima parte della stagione.

Domenica sera ci sarà un nuovo esame di maturità per i neroazzurri, attesi a Torino per giocare contro la Juventus. Oltre al fascino storico e dettato dalla rivalità, questa partita assume connotati fondamentali per la stagione. La sfida conto i bianconeri può indicare esattamente quale sia la caratura della squadra allenata da Roberto Mancini. A cavallo tra febbraio e marzo, i mesi per trovare equilibri e quadre sono stati abbastanza; resta da capire quale sia il posto dei neroazzurri. Da capolista ad un posto in Europa League, la discesa è stata veloce e dolorosa, lasciando strascichi psicologici e nervosismi ai calciatori e al tecnico jesino. I bianconeri sono in forma ed hanno compiuto una scalata impressionante inanellando quindici vittorie consecutive. L’Inter ha lasciato un gennaio orribile e a febbraio ha provato a risollevarsi, con alterni risultati. L’obiettivo neroazzurro è chiaro e contro la Juve deve fare risultato, altrimenti rischia di vedere frantumati i sogni di Champions League. Roberto Mancini è pronto a stupire con la formazione, come ha sempre fatto negli scontri diretti, anche se a preoccupare continuano ad essere l’assetto a centrocampo ed il cinismo sotto porta. Domenica sera sarà lo specchio in cui l’Inter potrà guardarsi per capire se è tornata grande o è ancora rimandata a settembre. La maturità, soprattutto mentale, passa dalle sfide difficili; ed i grandi scogli vanno abbattuti, quando fermano la crescita. Ci si aspetta una battaglia in mezzo al campo, sangue e sudore per conquistare ogni centimetro di campo. Vincere, per tornare grandi.