Continua il periodo singhiozzante dell’Inter. Contro il Verona subisce tre reti e riesce con le unghie a pareggiare, contro l’ultima in classifica. Non c’è pace per Roberto Mancini, che deve risolvere al più presto una situazione divenuta pericolosa. I neroazzurri in poco più di un mese hanno perso il primo posto in classifica, scivolando ad 11 punti dalla capolista in quarta posizione e tallonati dalla Roma. Icardi e compagni sembrano una squadra smarrita, piena di ansia e senza tranquillità. L’uomo forte è solo l’allenatore, che però in campo non entra. I tre gol subiti da calcio da fermo tolgono anche le ultime certezze difensive. L’incapacità di concretizzare le azioni offensive diventa un problema, mascherato malamente dalle tre reti siglate contro i veneti. A Verona si doveva vincere ed invece vengono lasciati altri punti preziosi sul campo. Mancano la testa e la tranquillità per far emergere il tasso tecnico superiore. Mancano idee che possano sorprendere gli avversari, alternative ad un possesso palla scolastico e sterile. Mancano calciatori capaci di spronare i propri compagni a mantenere la concentrazione e la serenità, anche nei momenti più delicati. Manca l’intelligenza calcistica nel velocizzare il gioco quando serve e rallentarlo quando è giusto farlo. Mancano infine la grinta e la voglia di arrivare che, purtroppo, non si possono insegnare. Ciò che resta è una squadra con una qualità superiore alla maggior parte delle squadre del campionato italiano, che deve trovare il modo di mettere a frutto i propri talenti per raccogliere quanto dovuto e anche di più. Domenica sera si gioca una partita molto importante, fra due squadre in crisi di risultati. Inter e Fiorentina, ad inizio stagione, lottavano per il primato in classifica. Domenica si giocano il terzo posto, provvisorio, in uno scontro diretto a Firenze. L’importanza di questa partita non è solo giocarsi il terzo gradino del podio, essendo il campionato ancora lungo, ma prendere fiducia per la corsa ad un posto in Champions. Vincere contro la diretta avversaria del momento, può dare quella carica e grinta fondamentali per uscire dalla crisi. Bisogna puntare a vincere convincendo innanzitutto se stessi. Una vittoria che faccia ritrovare un’identità chiara e quella fame intravista nei primi mesi di campionato. La strada è lunga e le interruzioni sono già state troppe. Vincere per marciare dritti e sicuri verso la meta.