Sconfitta pesante quella rimediata contro la Lazio, non per la classifica, ma per il progetto di ricostruzione. A maggio e con due partite per concludere la stagione, i neroazzurri sembrano ancora fermi allo scorso anno. I ragazzi di Roberto Mancini vivono un’altalena di prestazioni che non è accettabile per chi indossa la maglia dell’Inter. Passaggi sbagliati ed azioni inconcludenti, denotano mancanza di organizzazione e concentrazione. Senza uomini capaci di creare la superiorità numerica, è fondamentale avere uno schema di gioco chiaro. Contro la Lazio, Icardi e compagni hanno fatto la peggiore prestazione stagionale. Non si capisce quale possa essere la soluzione. Roberto Mancini a fine gara ha fatto un’analisi molto lucida, che denota problemi nello spogliatoio. Di fatto bisogna capire se i calciatori non sono all’altezza o se non seguono il tecnico jesino. L’Inter fatica a creare gioco sulle fasce, dove non ha terzini di spinta, e non riesce a velocizzare la manovra verticalizzando. Il risultato è staticismo tattico e vani tentativi personali dei più talentuosi. Il tecnico ex Manchester City, parla di stagione positiva, probabilmente più per ottimismo che per reali questioni sportive. Con l’addio definitivo alla Champions, resta l’Europa League ed il fair play finanziario che incombe. La difficoltà nel fare mercato rischia di essere penalizzante e un alibi per la prossima stagione. L’Inter ha bisogno di rendere la rosa maggiormente competitiva, calcolando il fatto che non avrà più una sola partita a settimana.  Nell’ennesima stagione che doveva essere di ricostruzione, sembra che il lavoro svolto durante questi mesi abbia prodotto pochi risultati. Ci sono ancora sei punti da prendere, prima che questo campionato venga archiviato. Serve vincere per consolidare la posizione, per continuare nella crescita, per dare continuità e, soprattutto, per onorare la maglia. Indossare la casacca neroazzurra deve essere un onore e motivo di orgoglio. Sembra non sia ancora chiaro, a chi scende in campo per difendere i colori “del cielo e della notte”, che nei novanti minuti di gioco è necessario dare sempre il massimo e lottare per la vittoria. Le ultime due partite della stagione, devono essere un segnale della squadra verso i tifosi, per quello che potrà essere la prossima stagione.