Il nuovo anno neroazzurro prosegue come era finito il 2016, con una vittoria. L’Inter guadagna altri tre punti e si candida ad essere annoverata tra le inseguitrici credibili della zona Champions. Come spesso accade non è tutto oro ciò che luccica e questo vale anche per la squadra di Pioli. Con l’Udinese, come già successo nella sfida contro la Lazio, Icardi e compagni faticano a trovare un gioco funzionale e rischiano di affondare pesantemente nel primo tempo. La difesa neroazzurra tarda ancora a dare sicurezza e stabilità, mentre i disimpegni continuamente sbagliati rendono pericolose le squadre avversarie, che provano a sfruttare tutti i regali dei calciatori dell’Inter. Pioli sta facendo un ottimo lavoro ed anche la società cerca di essere più presente e questa positiva ingerenza si vede anche sul campo. Manca ancora l’identità di squadra e di gioco, ma si capisce che tutti siano sulla stessa barca e che questa barca ha un riferimento. Forse sarebbe utile che anche per tifosi e soprattutto verso la stampa, ci fosse una persona di riferimento, capace di leggere e rispondere ai venti che tirano nei diversi ambienti. Il campionato è ancora lungo ed è importante restare in scia e non cadere negli errori che hanno reso le ultime stagioni fallimentari. L’organico c’è e la direzione anche, ma è chiaro che il lavoro da fare è ancora moltissimo. Bisogna crescere nella sicurezza, nel gioco e nella capacità di gestire la partita. Contro squadre chiuse l’Inter fa troppa fatica e non riesce a sviluppare azioni pericolose, aggrappandosi sempre alla giocata singola, o peggio, ai lanci lunghi. Icardi e compagni devono lavorare e sudare ancora tanto. È cambiato l’atteggiamento, ma i limiti sono rimasti pressoché immutati, nascosti da vittorie fortunate. Con il nuovo anno si apre il mercato di riparazione e come sempre sono moltissimi i nomi accostati alla squadra neroazzurra. Suning deve restare nei parametri del Fair Play finanziario per poter poi non avere più limiti la prossima estate. La seconda parte di questa stagione deve essere una rampa verso la qualificazione alla Champions League. Questi mesi serviranno anche per capire quanto forte sarà la nuova società e quali giocatori meritano davvero la maglia neroazzurra.