I dati emersi dal monitoraggio dell’Iss sono incoraggianti, ma la Cabina di regia Cts-Ministero della Salute segnala che la gran parte delle Regioni e Province autonome sono classifiche a rischio moderato di una trasmissione di coronavirus non controllata/gestibile, ma l’elevata incidenza e l’attuale forte impatto sui servizi ospedalieri richiede cautela. «Ci sono molti segnali positivi, siamo in una fase di contenimento, quindi abbiamo i primi risultati, ma bisogna mantenere attenzione e perseveranza per portare l’incidenza a livelli più sostenibili», ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss). «Vedremo un numero abbastanza rilevante di persone che finiscono in terapia intensiva e così di morti», ha invece aggiunto Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute. Brusaferro è poi intervenuto per parlare delle prossime feste: «Sono tra 20 giorni, ma noi abbiamo ancora 20mila casi al giorno, quindi guarderei ai prossimi giorni». (agg. di Silvana Palazzo)



CABINA DI REGIA: CHI CAMBIA UFFICIALMENTE “COLORE”

La Cabina di regia del Comitato tecnico scientifico e del Ministero della Salute “stravolge” la cartina dell’Italia. Sono 9 le Regioni-Province autonome che cambiano colore in base al monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che porta Toscana, Valle D’Aosta, Campania e Provincia autonoma di Bolzano in zona arancione, mentre Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria in zona gialla. Si tratta di un miglioramento della posizione precedente. L’annuncio di Michele Emiliano, governatore della Regione Puglia, è arrivato in diretta tv. Era infatti ospite della trasmissione Pomeriggio 5 su Canale 5 quando ha annunciato che sabato la sua regione diventerà zona gialla, rinnovando però l’invito a non abbassare la guardia in una fase comunque delicata per il territorio, dove oggi sono stati registrati 72 morti, numero mai così alto in Puglia da inizio pandemia Covid. (agg. di Silvana Palazzo)



CABINA DI REGIA: I PRIMI ANNUNCI

Emilia-Romagna, Marche e Umbria passano in zona gialla da domenica 6 dicembre. Queste le indiscrezioni dalla Cabina di regia rese ufficiali dai rispettivi governatori. «Finalmente è arrivata la conferma che tutti aspettavamo: da domenica torniamo in “zona gialla”. Questa notizia ci fa piacere ma non deve essere considerata come una esenzione da ogni responsabilità», ha scritto su Facebook il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli. Nel frattempo, è intervenuta pure Donatella Tesei, governatrice della Regione Umbria. «Il nostro passaggio sono sicura che avverrà da domenica mi ha chiamato da poco ministro Speranza dicendomi che l’Umbria ha tutti i parametri per tornare in zona gialla. L’ordinanza sarà firmata questa sera, in Gazzetta domani ed efficacia da domenica». E quindi è arrivata la conferma ufficiale anche dall’Emilia-Romagna. «Poco fa ho ricevuto dal ministro Speranza la conferma che da domenica l’Emilia-Romagna tornerà in zona gialla. Ancora oggi e domani saremo quindi in zona arancione e passata la mezzanotte di sabato saremo in zona gialla», ha annunciato il governatore Stefano Bonaccini. (agg. di Silvana Palazzo)



CABINA DI REGIA: VERSO CAMBIO ZONA 8 REGIONI E 1 PROVINCIA

La Cabina di regia certifica il miglioramento della situazione in Italia in base al monitoraggio settimanale. Tutte le Regioni potenzialmente sono in zona gialla, quindi il ministro della Salute Roberto Speranza può procedere con i “passaggi di zona” laddove possibile. Campania, Provincia di Bolzano, Val d’Aosta e Toscana dovrebbero passare in zona arancione, raggiungendo Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte che devono attendere un’altra settimana per il cambio. EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria invece dovrebbero passare in zona gialla, dove ci sono già Lazio, Liguria, Molise, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto. Di conseguenza, l’unica a restare zona rossa è l’Abruzzo, essendo entrata per ultima in questa zona. Gli esperti della Cabina di regia invitano però i cittadini a rispettare le misure di prevenzione per scongiurare un rilassamento che sarebbe pericoloso. Inoltre, invitano Regioni e Province a continuare l’analisi del rischio a livello sub-regionale. Quindi, non si escludono restrizioni più o meno severe all’interno di singole Regioni. (agg. di Silvana Palazzo)

CABINA DI REGIA COVID: ATTESA ORDINANZA SPERANZA

Dopo l’annuncio del nuovo Dpcm – in vigore da oggi fino al 15 gennaio 2021 – il venerdì che si apre presenta come sempre l’appuntamento con la cabina di regia anti-Covid tra Cts, Regioni e Ministero della Salute per dirimere i prossimi cambi di “colore” delle Regioni a seconda dell’andamento epidemiologico e dell’ultimo monitoraggio Iss (in uscita questo pomeriggio). Nel Dpcm 3 dicembre, il Premier Giuseppe Conte ha confermato la suddivisione dell’Italia in tre fasce di rischio (gialla, arancione, rossa) anche se in vista delle festività del Natale, con un Paese che con ogni probabilità finirà quasi tutto in zona gialla, sono state decise ulteriori strette determinate dal “Decreto Natale” approvato due giorni fa: tra il 21 dicembre e il 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra le Regioni, a Natale-Santo Stefano-Capodanno anche tra i Comuni e viene imposta la quarantena per chi arriva/va all’estero: «La strada per la fine della pandemia è ancora lunga, dobbiamo scongiurare il rischio di una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio, potrebbe essere non meno violenta della prima e della seconda ondata», ha spiegato ieri in conferenza stampa il Premier Conte.

CABINA DI REGIA COVID: COSA CAMBIERÀ DA 4 A 20 DICEMBRE

Intanto però l’indice Rt è stato finalmente “piegato” sotto quota 1 e nelle prossime ore l’Iss confermerà il dato a 0,91, con una curva epidemiologica finalmente “raffreddata” nonostante il numero dei morti sia ancora drammaticamente molto alto (ieri sfiorati i 1000 decessi). Nella cabina di regia Cts-Ministero della Salute si affronteranno come sempre i dati dell’Iss uniti agli altri 20 parametri, in modo da formulare le proposte di “cambio colore” da adottare come sempre dalla domenica successiva (6 dicembre) secondo l’attesa nuova ordinanza del Ministro Speranza: secondo le anticipazioni dei dati epidemiologici, oggi l’Emilia Romagna e le Marche dovrebbero abbandonare la zona “arancione” per entrare definitivamente in zona “gialla”. Per Toscana e Campania invece potrebbe essere la volta della “zona arancione”, come già anticipato dal Presidente Eugenio Giani nella giornata di ieri: nel frattempo, dal 4 al 20 dicembre potrebbero essere molte altre le regioni a diventare “gialle” in attesa dei lockdown locali previsti dal Dpcm dopo il 21 dicembre. «La Lombardia dovrebbe entrare in zona gialla l’11 dicembre», ha detto il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, specificando che ciò avverrà solo se i dati continueranno ad essere in linea con le ultime settimane positive in tutta la Lombardia. La medesima “speranza” viene avanzata dal Piemonte, ma anche da Calabria e Valle d’Aosta: nel frattempo le Regioni, in aperto scontro con il Governo sul Dpcm, hanno manifestato forte disappunto per le restrizioni e gli spostamenti vietati sui territori durante le festività.