Da lunedì 6 dicembre, oltre al Friuli Venezia Giulia anche la Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe entrare in zona gialla: la decisione spetta alla Cabina di Regia e alla successiva ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza (attesa in serata). Con il superamento di tutti e tre i criteri per l’assegnazione della fascia di rischio gialla – incidenza 50, 10% terapie intensive, 15% ricoveri – l’Alto Adige raggiunge il Friuli ad una sola settimana di distanza dall’ultima Cabina di Regia anti-Covid.



I dati giunti oggi dal Monitoraggio dell’Iss se è vero che registrano una diminuzione dell’indice di contagio Rt (da 1.23 a 1.20), suggeriscono comunque un peggioramento tanto nell’incidenza dei casi su 100mila abitanti (da 125 passa a 155) quanto negli indici di occupazione dei ricoveri (7,3% le terapie intensive, 9,1% i reparti ordinari Covid). La quarta ondata entra nel pieno della sua evoluzione e vede l’Italia comunque con dati più bassi rispetto ad altri Paesi europei dove il livello di vaccinazione è molto più basso del nostro: da lunedì tornano dunque le mascherine obbligatorie all’aperto per i cittadini non solo del Friuli ma anche dell’Alto Adige, mentre a livello nazionale entrano in vigore le regole del nuovo decreto “Super Green Pass”, ovvero solo vaccinati e guariti potranno accedere ai locali al chiuso e nelle attività non essenziali.



CABINA DI REGIA, QUALI REGIONI RISCHIANO PER NATALE

La situazione dei dati Covid nelle Regioni a rischio è peggiorata nell’ultima settimana rispetto alla precedente Cabina di Regia: a Bolzano i ricoveri ordinari sono a 19,8%, le terapie intensive a 17,5%. Passaggio in giallo scontato e già anticipato dal Governatore Kompascher: restano “gialli” anche in Friuli dove le intensive restano al 14,9% e i ricoveri al 23%, mentre per la prossima settimana non dovrebbero esserci nuovi passaggi di colore. Restano alcune Regioni da monitorare attentamente per capire quale evoluzione vi potrà essere con l’avvicinarsi alle feste di Natale: in Veneto e nelle Marche le intensive sono già sopra soglia (rispettivamente, 10,5% e 12%) ma sono ancora bassi i ricoveri ordinari (8,9% e 9,5%). Numeri alti in Lombardia, che rischia la zona gialla nelle prossime settimane: ricoveri 13,4%, terapie intensive 7,3%, mentre nel Lazio la situazione vede 10,8% ricoverati e 7,8% rianimazioni occupate. Rischia anche la Valle D’Aosta con il 28,3% di occupazione dei ricoverati, bilanciati però dalle terapie intensive ferme per fortuna al 3%. Chi invece rischia addirittura la zona arancione sono proprio Friuli e Alto Adige: se continuano con questa crescita di contagio il limite fissato di 20% terapie intensive e 30% ricoveri potrebbe presto essere raggiunto.

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