Palazzo Chigi conferma per il prossimo 23 dicembre la Cabina di regia con il Premier Draghi per dirimere l’ormai dato per scontato nuovo decreto Covid in vista di fine anno: essendo la riunione (con conseguente Cdm) così a ridosso del Natale, le regole potrebbero entrare in vigore prima di Capodanno in modo da limitare “movida” e feste per il Veglione.



Secondo le fonti governative citate dal “Corriere della Sera”, l’ipotesi di ingresso in vigore del decreto potrebbe essere il prossimo 27 dicembre: verrebbe evidentemente “rimodulata” la validità del Super Green Pass in quando le misure in campo parlano di obbligo mascherine all’aperto sempre e ovunque, tamponi obbligatori (anche per vaccinati) per “grandi eventi” e potenziale estensione dell’obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori (se non addirittura tutte, come chiede Confindustria, producendo così di fatto un lockdown totale per i non vaccinati). In vista del Capodanno il Governo valuta se inserire l’obbligo di tampone negativo per accesso a discoteche, feste ed eventi di piazza, mentre escluderebbe l’obbligo per ristoranti e bar, dove rimarrebbe dunque la regola del Super Green Pass obbligatorio. Per il coordinatore Cts Franco Locatelli, oggi intervenuto sul “CorSera” sulla crescente emergenza contagi, «Dobbiamo fare quanto possibile per attenuare il rischio che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati in ospedale o nelle terapie intensive, diventino più rilevanti. In questa prospettiva, s’inquadra perfettamente la scelta adottata dal nostro Governo e poi riprodotta da molti altri Paesi di richiedere l’esecuzione di un tampone prima di entrare in Italia. Le polemiche nate rispetto a questa scelta avevano davvero poco senso». Si parla su “Repubblica” anche di ritorno del coprifuoco alle ore 23 per tutti durante le festività di Natale, Capodanno ed Epifania ma sarebbe un clamoroso passo indietro rispetto al criterio della apertura “ragionata” del Governo Draghi, altrettanto complesse e forse poco praticabili le ipotesi di obbligo di Super Green Pass per studenti scuola e per accesso ai mezzi pubblici (oggi è consentito con Green Pass base). (agg. di Niccolò Magnani)



VERSO STRETTA NATALE: IL POSSIBILE DECRETO

Filtrano le prime indiscrezioni circa le decisioni che potrebbero essere adottate da Mario Draghi e dal suo esecutivo nel corso della cabina di regia Covid convocata per giovedì 23 dicembre 2021. Fra queste, figurano l’introduzione dell’obbligo di mascherine all’aperto e la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso affollati, come le discoteche, e anche all’interno di cinema e teatri. Si tratterebbe di misure tese a “incoraggiare a osservare comportamenti prudenti” durante il periodo di festività natalizie.



Fonti di governo hanno sottolineato che il rendez-vous della prossima settimana servirà a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sulla pandemia e a effettuare valutazioni anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green Pass. Tra le altre ipotesi, spunta anche l’eventuale ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto col pubblico. L’eventuale valutazione sarebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida decisa dal Ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

CABINA DI REGIA SI RIUNIRÀ GIOVEDÌ

Si terrà settimana prossima, giovedì 23 dicembre, una riunione della cabina di regia sul covid 19, alla presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi. A riferirlo negli scorsi minuti è stato Palazzo Chigi, attraverso una nota ufficiale, senza specificare comunque l’orario in cui si terrà. La cosa certa è che a poche ore dal Natale, durante l’antivigilia, l’esecutivo si riunirà per fare il punto sulla situazione covid, alla luce anche dei contagi in aumento negli ultimi giorni, trend che probabilmente verrà confermato anche per tutta la prossima settimana.

Non sono da attendersi ulteriori misure restrittive, a meno di clamorosi colpi di scena, ma è certo che il governo vuole riunirsi con i suoi tecnici per avere il quadro aggiornato della situazione, tenendo conto anche dei casi legati alla variante Omicron in aumento. Come emerso in queste ore, sono salite in totale a 84 le sequenze di variante sudafricana analizzate e depositate ufficialmente nella piattaforma IcoGen, che riceve le segnalazioni da oltre 70 laboratori regionali, e che è coordinata dall’Iss. Proprio l’Istituto superiore di sanità ha fatto sapere che il dato è in forte crescita in quanto ieri mattina le segnalazioni erano 55.

CABINA DI REGIA CON DRAGHI IL 23 DICEMBRE, INTANTO AUMENTANO I CASI OMICRON. BRUSAFERRO: “CE LO ASPETTAVAMO”

“La presenza della variante Omicron era largamente attesa – sono le parole del numero uno dell’Istituto, Silvio Brusaferro, nella cabina di regia odierna – in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni”. Quindi il professore e virologo ha aggiunto e concluso: “La crescita del numero dei casi depositati testimonia l’efficienza della rete di monitoraggio e dei sistemi messi in campo per seguire l’evoluzione della variante. Restano fondamentali le raccomandazioni date finora, di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la terza dose, usare la mascherina e seguire le misure individuali e collettive per ridurre al minimo la diffusione del virus”.