Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata una nuova ordinanza con cui dispone che Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto passino in zona arancione. Lo ha annunciato lo stesso Speranza in un comunicato stampa in cui chiarisce che la decisione è stata presa «sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia». La nuova ordinanza andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. I tecnici comunque sono preoccupati e chiedono al governo di intervenire perché l’epidemia Covid in questo momento si trova in una fase delicata che potrebbe preludere ad un aumento molto rapido del numero di casi nelle prossime settimane, se non venissero stabilite e incrementare restrizioni più rigorose e dure.
Peraltro, il contesto è di elevata incidenza e con pressione assistenziale elevata e in crescita. Intanto il governatore della Liguria, Giovanni Toti, su Facebook ha anticipato che la Liguria resta zona gialla. «Questa la collocazione stabilita per la nostra regione alla luce dei dati epidemiologici su cui ho appena avuto un confronto telefonico con il ministro Speranza. Precauzionalmente, al fine di non peggiorare una situazione ancora fragile e instabile circa la diffusione del Covid, uniformandoci alle Regioni che ci circondano, abbiamo deciso che da lunedì 11, e per una settimana, gli studenti delle scuole secondarie superiori non rientreranno ancora in aula ma proseguiranno nella modalità della didattica a distanza». (agg. di Silvana Palazzo)
CABINA DI REGIA CTS, COLORI REGIONI: RIUNIONE IN CORSO
E’ in corso la riunione della Cabina di regia Cts-Ministero Salute al termine della quale si capirà in quali zone verranno classificate le regioni. La Lombardia resta una delle più in bilico in vista del ritorno della zona a colori, che rientrerà in vigore a partire da lunedì 11 gennaio. Al momento l’Rt lombardo è sopra l’1, di conseguenza non sarà sicuramente in zona gialla. Per l’esattezza è pari a 1.27 e ciò significa che oscilla fra l’arancione o la rossa.
Ricordiamo infatti che fra l’1 e l’1.25 le regioni vengono classificate arancioni, mentre oltre l’1.25 diventano rosse. Veneto, Emilia Romagna e Calabria, stando a quanto sottolinea il Corriere della Sera citando l’Iss, l’Istituto superiore di Sanità, dovrebbero entrare nell’arancione, mentre la Sicilia è al momento in bilico fra l’arancio e il giallo. Tutte le altre regioni, infine, dovrebbero essere a colorazione gialla. Ricordiamo che nelle regioni gialle potranno riaprire anche le scuole in presenza, mentre in quelle rosse dovrà continuare la didattica a distanza. Dubbi invece per quanto riguarda la zona arancione, per cui si attendono ulteriori chiarimenti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CABINA DI REGIA CTS: LOMBARDIA-VENETO RISCHIO ZONA ROSSA
Nel pomeriggio è convocata la cabina di regia Cts-Ministero della Salute per valutare i dati Covid in arrivo dal monitoraggio Iss relativi alla settimana scorsa, un ritorno alle “origini” come avveniva nello schema di intervento prima del Decreto Natale: da lunedì 11 gennaio – come stabilito dall’ultimo Dl “ponte” anti-Covid – fino al 15 gennaio (data di scadenza del Dpcm attualmente in vigore) l’Italia torna divisa in colori, con novità relative sia alle norme collegate che sui criteri stessi di accesso alle “fasce” modificate dal Decreto in vigore dal 7 al 15 gennaio. Il prossimo Dpcm in lavorazione del Governo Conte (dovrebbe avere valore dal 16 al 31 gennaio) manterrà la divisione in “colori” del Paese, con anche altri divieti inseriti nell’ultimo Dl Covid: no spostamenti tra Regioni, chiusi sempre cinema-teatri-palestre-piscine e forti limitazioni anche in caso di zona gialla (il Ministero della Salute valuta di chiudere nei weekend bar e ristoranti anche nelle zone gialle). La cabina di regia oggi però è chiamata a dare una prima “divisione” dell’Italia in base agli indici Rt delle singole Regioni: secondo l’ultimo giro di vite attuata dal Governo nel Decreto “ponte” in vigore dal 7 gennaio scorso, con Rt inferiore a 1 si resta in zona giallo “rafforzata” (divieto comunque di spostarsi tra Regioni); tra 1 e 1,25 la regione entra in zona arancione; superiore a 1,25 scatta il lockdown “rosso” con possibilità di uscire di casa solo con autocertificazione per “comprovata esigenze” (lavoro, salute, necessità).
CAMBIO COLORI REGIONI: COSA SUCCEDE DA LUNEDÌ
In merito alle possibili decisioni che prenderà la cabina di regia Cts-Ministero della Salute-Regioni di questo pomeriggio, alcune anticipazioni sono state già pubblicate dal Corriere della Sera in base ai report inviati nelle scorse ore dalle Ats regionali: al momento sono 12 le Regioni che rischiano il passaggio in una zona con maggiori restrizioni. Su tutte, Veneto, Lombardia e Calabria sono quelle che rischiano la zona rossa: dipenderà tutto dall’indice Rt assegnato dall’Istituto Superiore di Sanità, con la regione veneta che più di tutte potrebbe vedersi assegnato il lockdown per le prossime 2 settimane. In zona arancione invece sembrano quasi certe dell’ingresso Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Puglia, Basilicata e forse anche Piemonte, mentre il contagio degli ultimi giorni vede livelli meno preoccupanti per Toscana, Friuli Venezia Giulia, Molise e Campania che dunque dovrebbero rimanere in zona gialla. Quando avrà visto il report, il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza sulla cui base entreranno in vigore le misure di contenimento.