La Regione Sardegna passa in zona gialla ed è l’unica a cambiare colore. Il cambio scatta da lunedì a causa della scadenza dell’ordinanza del ministero della Salute del 23 gennaio scorso, fissata al 7 febbraio. Quella della Sardegna era peraltro l’unica ordinanza in scadenza, non essendone previste altre nel weekend. Naturalmente ciò non vuol dire che la scadenza implica necessariamente un cambio di colore, che viene comunque deciso in base ai risultati del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Dunque, la Cabina di regia ha confermato questo miglioramento per la Sardegna.
Restano in zona arancione Puglia, Umbria e Sicilia, per le quali invece le ordinanze scadono il 15 febbraio, giorno in cui scade pure quella della Provincia autonoma di Bolzano, che d’altro canto sarà in lockdown da lunedì. Invece le mini zone rosse in provincia di Perugia vengono decise dalla Regione Umbria. Sono, dunque, 17 le aree in zona gialla, cioè 16 Regioni e la Provincia autonoma di Trento. (agg. di Silvana Palazzo)
CABINA DI REGIA CTS-MINISTERO SALUTE: SARDEGNA “GIALLA”
Mentre la crisi di Governo potrebbe avviarsi verso una possibile soluzione, intanto la Cabina di regia voluta dal precedente esecutivo e coordinata dal Ministero della Salute e i membri del Comitato Tecnico Scientifico è tornata a riunirsi quest’oggi. Due sono le principali novità a seguito dell’aggiornamento dei dati, ovvero che l’indice Rt resta sostanzialmente simile al valore rilevato la scorsa settimana e, in seconda battuta, il fatto che la mappa cromatica della nostra penisola non presenta particolari novità. L’unica Regione a cambiare colore è la Sardegna che passa da arancione a gialla, entrando così nella stessa zona di altre quindici: restano invece in zona arancione la Puglia, che dovrà attendere ancora, la Sicilia (che è entrata in questa zona solamente una settimana fa), l’Umbria (che rischierebbe la zona rossa) e infine la provincia autonoma di Bolzano che ha deciso in autonomia di mettersi in lockdown. (agg. di R. G. Flore)
LA NUOVA RIUNIONE DELLA CABINA DI REGIA ANTI-COVID
Si riunirà in giornata la Cabina di regia anti-Covid formata come sempre da rappresentanti del Ministero della Salute, Cts e Regioni per valutare i dati del monitoraggio Iss utili a formulare poi le specifiche ordinanze su eventuali “cambi di colore” dei territori a partire dalla giornata di domenica. Rispetto a 7 giorni fa, non dovrebbero essere molte le novità sulla classificazione di rischio delle Regioni: il contagio resta “controllato” e l’unica significativa incognita resta quelle delle varianti Covid che iniziano ad emergere nel nostro Paese, in particolare quella brasiliana, inglese e sudafricana. L’iter epidemiologico però non dovrebbe mutare, al momento, per questi allarmi e vedrà come sempre la cabina di regia riunirsi, formulare attente valutazioni sulla base dei dati Iss e fornire poi al Ministro della Salute Roberto Speranza tutte le indicazioni con le quali firmare poi le nuove ordinanze coi colori da domenica 7 febbraio 2021.
Si conferma anche per questa settimana un’Italia senza alcuna zona rossa regionale, anche se potrebbe ero essere inserite delle mini-aree in lockdown per frenare sul nascere l’espandersi delle varianti Covid: sono in particolare le province di Perugia e Chieti in Umbria che rischiano di divenire “rosse” dopo i casi emersi di variante brasiliana e inglese. La giunta dell’Alto Adige ha invece disposto che dall’8 febbraio tornerà in zona rossa locale per tre settimane dopo che già era stata confermata in zona “rosso scuro” dalla mappa della Commissione Europea. Negozi chiusi, le scuole svolgeranno le lezioni con la didattica a distanza e ci sarà il divieto di spostamento tra i comuni.
NUOVI COLORI: CHI CAMBIA DA DOMENICA
Per la restante parte del Paese invece la situazione “cromatica” dovrebbe confermare l’impianto quasi integrale formalizzato dalla scorsa cabina di regia del 29 gennaio scorso: in zona gialla dovrebbero dunque rimanere Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto. In più, potrebbero aggiungersi secondo le anticipazioni del Corriere della Sera anche le Regioni Puglia e Sardegna, fino ad oggi in zona arancione: in questo modo, con la Provincia di Bolzano in lockdown da lunedì, le uniche zona arancioni del Paese dovrebbero rimanere anche nella prossima settimana Sicilia e Umbria.
Tutte le restanti Regioni in giallo al momento non presenterebbero rischi particolari per ulteriori restrizioni, ma resta ovviamente monitorata molto attentamente la situazione delle varianti. In tema di scadenze, il 15 febbraio scade lo stop di spostamenti tra Regioni e il 5 marzo il Dpcm, ma dovrebbe essere il Governo Draghi a prendere i primi provvedimenti non appena in carica: se così non fosse, o se i tempi della crisi di Governo rimanessero ancora lunghi, sarà il Governo Conte ancora in carica per gli affari correnti a doversi occupare della formulazione dei prossimi decreti anti-Covid.