Tutto come anticipato: è in arrivo la nuova, e per adesso ultima a meno di clamorose riconferme per il titolare del dicastero, ordinanza da parte di Roberto Speranza a seguito del nuovo aggiornamento della Cabina di regia per l’emergenza Covid e la mappa dei colori dell’Italia cambia rispettando quelle che erano le anticipazioni. Le regioni di Abruzzo, Liguria e Toscana passano in zona arancione, come pure la Provincia Autonoma di Trento: misure più restrittive dunque per contrastare l’aumento dei contagi e la circolazione nel nostro Paese delle tanto temute varianti estere del virus Sars-Cov-2.
L’ordinanza che il Ministro della Salute si appresta a firmare sulla base dei dati e delle indicazioni fornitegli dalla Cabina di regia andrà in vigore a partire da domenica 14 febbraio. Da notare che a cambiare pure colore, a partire da lunedì prossimo, sarà la Sicilia che diventerà ‘gialla’, mentre guardando la mappa aggiornata dello stivale emerge come non vi sia alcuna regione in zona rossa né tantomeno in zona bianca, nonostante in quest’ultimo caso si era parlato di un possibile passaggio nella zona dio rischio più basso per Sardegna e valle d’Aosta. (agg. di R. G. Flore)
BOZZA MONITORAGGIO: SARDEGNA E VALLE D’AOSTA ‘BIANCHE’?
Emergono nuove indiscrezioni in merito alla bozza del documento di monitoraggio da parte della Cabina di regia formata dagli esperti del Comitato Tecnico Scientifico e del Ministero della Salute. In attesa dell’ordinanza del ministro uscente, Roberto Speranza, impegnato oggi nell’ultimo Cdm prima dell’insediamento dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, pare che come abbiamo dato conto nel precedente aggiornamento dovrebbero essere quattro le Regioni ‘sospettate’ di passare in zona arancione (mentre la Sicilia dovrebbe tornare ‘gialla’).
Infatti, rispetto alla settimana scorsa, l’Rt sarebbe salito da 0.84 a 0.95, molto vicino alla soglia psicologica di 1, anche a causa della diffusa circolazione delle diverse varianti del virus. Interessante è inoltre notare dalla suddetta bozza che Valle d’Aosta e Sardegna presenterebbero dei dati compatibili con la zona bianca (rischio di livello ‘basso’ e incidenza dei contagi inferiori a 50 unità ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni). (agg. di R. G. Flore)
QUATTRO REGIONI VERSO LA ZONA ARANCIONE?
Arrivano le prime anticipazioni sulle decisioni che verranno ufficializzate nelle prossime ore dalla cabina di regia Cts-Ministero della Salute. Come evidenziato dai colleghi di Quotidiano Sanità, quattro regioni potrebbero passare dalla zona gialla alla zona arancione: parliamo di Abruzzo, Liguria, Toscana e Pa Trento. Discorso inverso per la Sicilia, che potrebbe tornare in “gialla” dopo il periodo trascorso in fascia arancione.
L’Rt nazionale è salito da 0,84 a 0,95 e in base ai dati a disposizione sembra certo il passaggio delle quattro regioni sopra citate. Umbria e Pa Bolzano, in particolare, presentano dati che rientrano alla perfezione nella zona arancione, anche se ricordiamo che la Provincia autonoma e la Provincia di Perugia sono già sottoposte a restrizioni da zona rossa. Nella bozza del monitoraggio viene poi messo in risalto: «L’attuale quadro a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. In alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19 in area critica». (Aggiornamento di MB)
CABINA DI REGIA CTS-MINISTERO SALUTE, LE POSSIBILI NOVITÀ
La Cabina di regia anti Covid riunisce nella giornata di oggi, venerdì 12 febbraio 2021, per analizzare i dati del nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e valutare se si configurano situazioni tali da poter procedere con le ordinanze per un cambio di colore. Al tavolo i rappresentanti del Ministero della Salute, del Comitato tecnico scientifico (Cts) e delle Regioni. L’attesa è tanta, anche perché dovrebbero esserci delle novità. Quel che appare certo, ad esempio, è il passaggio della Regione Toscana in zona arancione, alla luce del costante peggioramento dei dati ormai da due settimane e di un indice Rt che già la scorsa settimana era arrivato a 1,09 con un intervallo di confidenza da 1,04 a 1,15. L’Umbria si è già mossa in autonomia con un’ordinanza che ha imposto la zona rossa in tutta la provincia di Perugia e in sei comuni del ternano. Ma il rischio è che da lunedì venga posta tutta la regione in zona rossa, anche se l’ultimo monitoraggio nazionale la collocava in quella arancione.
Chi invece è già passato in zona gialla è la Puglia, tornataci ieri dopo il caos per il ricalcolo dei posti letto in terapia intensiva. Dovrebbe tornare in zona gialla la Regione Sicilia, con il governatore Nello Musumeci che nelle ultime ore ha espresso l’intenzione di chiedere al Governo una deroga per aprire bar e ristoranti nel weekend di San Valentino per dare una boccata d’ossigeno ai ristoratori.
ABRUZZO E MOLISE A RISCHIO ZONA ARANCIONE
La Regione Abruzzo, invece, rischia che la Cabina di regia odierna la collochi in zona arancione. Ne è consapevole lo stesso governatore Marco Marsilio. «Le proiezioni sui dati trasmessi a Roma per il report settimanale mostrano un forte incremento dell’indice Rt, che oscilla intorno a 1,20 e comunque con un valore minimo intorno o superiore a 1,10», ha dichiarato nelle scorse ore. Da qui la convinzione che «con questi dati, la Cabina di Regia non potrà che classificare l’Abruzzo in zona arancione». Fiducioso invece Massimiliano Fedriga per la permanenza in zona gialla del Friuli-Venezia Giulia. «La settimana si caratterizza per il mantenimento della zona gialla con un calo dei contagi, dei focolai e dei parametri che riguardano l’ospedalizzazione nei reparti ordinari e nelle terapie intensive». Una situazione simile a quella dell’Umbria vive il Molise, che ha varato la zona rossa in 27 comuni per la diffusione della variante inglese. La Cabina di regia del Ministero della Salute-Cts e Regioni potrebbe arrivare a decretare la zona arancione oggi con le nuove ordinanze.