LE 4 REGIONI A RISCHIO ZONA GIALLA: I DATI
Con la “quarta ondata” di emergenza Covid in aumento anche in Italia, gli ultimi dati epidemiologici giunti in Cabina di regia questa mattina mostrano un rischio più alto per le Regioni italiane, anche se per il momento scongiurano ancora l’introduzione di nuove fasce gialle.
Salgono tutti gli indici epidemiologici di riferimento: Rt a 1.21 (da 1.15 dell’ultimo monitoraggio Iss), incidenza passa da 53 a 78 casi su 100mila abitanti mentre i tassi di ricovero vedono le terapie intensive al 4,4% (dal 4%) e i reparti ordinari al 6,1% (dal 5,3%). Sono 20 su 21 le Regioni classificate a rischio moderato (Calabria l’unica a rischio basso) ma nessuna present contemporaneamente tutte e tre i parametri oltre le soglie consentite per l’ingresso in zona: chi “rischia” di più per le prossime settimane sono Friuli Venezia Giulia, Alto Adige, Marche e Calabria. In Friuli, l’unica Regione secondo il monitoraggio Iss verso il rischio elevato, l’incidenza è a 148 (la soglia è 50), le terapie intensive all’11% (soglia 10%) e i ricoveri al 10% (soglia 15): il Presidente Fedriga stamane ha spiegato, «Se dovessero proseguire i numeri di contagi come stiamo vedendo oggi, saremo in zona gialla entro fine novembre, anche prima». Nella provincia di Bolzano la situazione vede 201 incidenza, terapie intensive 5% e ricoveri al 14%; nelle Marche si è superata la soglia di ricoveri ordinari, mentre per la Calabria come per l’Alto Adige la soglia superata è quella delle terapie intensive.
CABINA DI REGIA, I CASI LOMBARDIA E VENETO
Oltre alle 4 Regioni testé indicate negli ultimi dati giunti in Cabina di regia, per le prossime settimane sono altre due i territori sotto la stretta osservanza per quanto riguarda più che altro l’impatto in termini di numeri che potrebbero avere con lo sviluppo della “quarta ondata”. Al momento con dati per fortuna bassi dovuti ad una amplissima partecipazione alla campagna di vaccinazione, Veneto e Lombardia presentano casi tutto sommato “simili” per l’evoluzione della pandemia. Il presidente Zaia questa mattina a “RaiNews24” ha confermato che per il momento il Veneto non rischia la zona gialla, così come ieri il commissario all’emergenza Covid per la Lombardia Guido Bertolaso aveva rassicurato per la prossima settimana sulla sua regione: i dubbi e i timori restano per le prossime settimane, visto che da ieri Veneto e Lombardia hanno superato la soglia di 1000 nuovi contagi al giorno. Per fine novembre, ha spiegato l’ex Capo della Protezione Civile, «Siamo ancora su numeri abbastanza buoni ma che vediamo giorno per giorno, piano piano, si stanno incrinando e ci stanno portando verso una situazione che potrebbe cambiare da bianca a gialla. Quest’anno dobbiamo fronteggiare comunque una ripartenza della diffusione del virus, che viene ancora controllata e frenata per fortuna da questa grandissima campagna vaccinale che siamo riusciti a promuovere in Lombardia e che è quella che ci sta tutelando e difendendo».