ITALIA RESTA IN ZONA BIANCA: I DATI DEL MONITORAGGIO

L’Italia resterà ancora a lungo tutta in zona bianca: sono molto rassicuranti i dati presentati stamane in Cabina di regia anti-Covid dall’ultimo monitoraggio Iss: ricoveri, terapie intensive, incidenza casi, contagio e catene di trasmissione, tutte le “soglie” d’allarme sono ben lontane e per questo motivo neanche per la prossima settimana servirà alcuna ordinanza del Ministro Speranza per determinare “cambi di colore” delle Regioni.



Solo tre Regioni (Marche, Molise e Valle d’Aosta) risultano questa settimana classificate a rischio moderato, rispetto alle 4 Regioni della scorsa settimana (Basilicata, PA Trento, PA Bolzano e Valle d’Aosta). Ad oggi le restanti 18 Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio basso: quello che è ancora più importante è che comunque per tutte le Regioni vi sono soglie di ricoveri e terapie intensive ben lontane dalla fascia gialla. La circolazione della variante Delta è tenuta ancora sotto stretto controllo della vaccinazione: «Continua la diminuzione dell’incidenza settimanale – si legge nel report Iss –  a livello nazionale e al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi con ricovero ospedaliero è sempre sotto la soglia epidemica. Si conferma una ulteriore lieve diminuzione del tasso di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19». Da ultimo, conclude il monitoraggio presentato in Cabina di regia, «È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale». (agg. di Niccolò Magnani)



ITALIA VERSO RIMANENZA IN ZONA BIANCA

Nuovo appuntamento con la cabina di regia circa la pandemia di Coronavirus: anche per la settimana che sta per cominciare, con ogni probabilità, l’Italia manterrà lo status di zona bianca in ogni sua regione. Certo, per avere conferma ufficiale circa questa affermazione sarà necessario comunque attendere i risultati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, ma il quadro sembra essere ben delineato in tal senso. Ricordiamo che ogni venerdì gli esperti fanno il punto della situazione circa l’occupazione delle terapie intensive, delle aree mediche e l’incidenza del virus SARS-CoV-2.



In base a quanto filtra, tuttavia, non sono attesi colpi di scena degni di tale nome, visto e considerato che tutti i territori del Belpaese si trovano attualmente ben al di sotto dei parametri “massimi” individuati per il mantenimento della tonalità cromatica più ambita. Il discorso vale anche per la Sicilia, che, dopo un periodo trascorso in giallo, sta beneficiando di una ritrovata tranquillità in termini sanitari e sotto il profilo dei contagi, che non sarà sicuramente guastata dal confronto scientifico in programma quest’oggi. I dati di Agenas, in tal senso, lasciano dormire sonni tranquilli al governatore Nello Musumeci, con l’occupazione al 5% delle terapie intensive, e dell’8% delle aree mediche.

CABINA DI REGIA COVID: LE PAROLE DEL GOVERNATORE DEL PIEMONTE, ALBERTO CIRIO

Come asserivamo in precedenza, i dati diffusi da Agenas e aggiornati al 13 ottobre esortano a una moderata tranquillità, scongiurando financo il rischio di sorprese per quanto riguarda la colorazione delle regioni italiane in vista della settimana entrante.

Una sensazione che si ritrova anche nelle parole del presidente del Piemonte, Alberto Cirio, il quale ha dichiarato che “nella settimana 4-10 ottobre, nella nostra regione, il numero dei nuovi casi segnalati e dei focolai attivi risulta in riduzione rispetto alla settimana precedente. La percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1% e l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi resta inferiore a 1, pari a 0.93. Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto ordinari (per entrambi 3%). Il valore dell’incidenza (26.19 casi ogni 100 mila abitanti ad oggi) e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca”.