MARCHE IN ZONA ARANCIONE

Per la seconda settimana consecutiva in Cabina di regia anti-Covid arrivano dati epidemiologici in netto miglioramento rispetto al picco ormai passato della “quarta ondata” a metà gennaio: il monitoraggio Iss-Ministero della Salute ha evidenziato nell’ultima settimana un discesa rapida in pratica di tutte le principali voci di analisi dell’andamento pandemico.



Rt scende a 0.93 (da 0.97), l’incidenza dei casi su 100mila abitanti soprattutto cala da 1823 a 1362 e pure i tassi di occupazione dei ricoveri scendono per il secondo monitoraggio Iss consecutivo: per le terapie intensive si passa dal 16,7% dello scorso bollettino Iss all’attuale 14.8%, mentre per i ricoveri in area medica il tasso di occupazione scende al 29,5% dopo che solo 7 giorni fa fissava il 30,4%. In attesa che la Cabina di regia anti-Covid elabori le prossime ordinanze sui “colori” delle Regioni, occorre ricordare come secondo l’ultimo Decreto Covid approvato dal Governo ogni limitazione e restrizione d’ora in poi sarà applicata in qualsiasi zona solo per i non vaccinati. Il monitoraggio redatto dall’Istituto Superiore di Sanità certifica aumenti dell’incidenza solo in provincia di Bolzano e nelle Marche (rispettivamente, 2.288 e 2.128); subito sotto il Friuli Venezia Giulia a 1.963,5. Il valore più basso lo registra la Sardegna a a 4.91,3, rispetto al valore medio nazionale di 1.362. Per quanto riguarda invece il tasso di terapie intensive, la bozza del monitoraggio Iss segnala le Marche come unica regione prossima ad entrare in zona arancione da lunedì prossimo: 26.3%, segue la provincia di Trento al 24,4% (che resta in zona gialla) e il Friuli al 21,1% (resta in zona arancione).



CABINA DI REGIA: LA NUOVA MAPPA DEI COLORI

Alla luce dei dati giunti in Cabina di regia, il Ministro della Salute Roberto Speranza nelle prossime ore si appresterà a firmare ben poche ordinanze per il “cambiamento dei colori”: per l’appunto l’unica regione che segna questa settimana dati oltre le soglie del 20% di terapia intensiva e 30% in area medica è le Marche. Rischio di zona arancione invece “evitata” per Lazio (20% terapie, 33% area medica) e Provincia di Trento (24% t.i. e 30% ricoveri): nessuna Regione ad oggi si avvicina anche lontanamente alla zona rossa, forse solo il Friuli (21% e 39%) che comunque mantiene netta distanza alle soglie prefissate dal Ministero, ovvero 30% in terapia intensiva e il 40% in area medica. Piuttosto, i dati Covid registrano importanti miglioramenti sulla situazione generale del Paese: la “mappa dei colori” da lunedì 7 febbraio dovrebbe dunque mantenere le 3 zone bianche (Basilicata, Molise e Umbria), le 5 arancioni (Valle d’Aosta, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia) a cui si aggiungeranno le Marche e le restanti in zona gialla. La Sicilia però per la seconda settimana consecutiva vede netti miglioramenti e dal 14 febbraio potrebbe entrare ufficialmente in zona gialla lasciando la “arancione”; stesso discorso per Abruzzo, Piemonte e Valle D’Aosta, mentre il Friuli resta l’unica con numeri di contagi e ricoveri ancora da zona arancione. Regione Lombardia si conferma invece con numeri da zona gialla, allontanando i rischi per un passaggio in arancione o peggio ancora rossa: 12% il tasso di ricoveri in rianimazione, 28% in area medica.