Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze in base ai dati della Cabina di regia. La prima riguarda le Regioni Lombardia, Veneto, Calabria ed Emilia-Romagna che vengono “spostate” in zona gialla. L’altra ordinanza, invece, colloca in zona arancione la Provincia autonoma di Bolzano e la Sicilia, oltre a confermare quella colorazione per Puglia e Umbria. Di conseguenza, a partire dal 1° febbraio 2021 saranno in area gialla Abruzzo, Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto. Invece in zona arancione Provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria. Nessuna regione, infine, è finita in zona rossa in seguito al nuovo monitoraggio della Cabina di regia. (agg. di Silvana Palazzo)
Di seguito vi riportiamo le ordinanze del 29 gennaio 2021 firmate dal ministro Speranza.
- Ordinanza – Regioni Puglia, Umbria, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano
- Ordinanza – Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto
CABINA DI REGIA: LOMBARDIA E LAZIO IN ZONA GIALLA
C’era attesa, mentre si va verso una svolta al termine del primo giro di consultazioni della crisi di Governo, per le nuove ordinanze da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza, a seguito della riunione della cosiddetta Cabina di Regia formata dai rappresentanti ministeriali e dal Comitato Tecnico Scientifico. E da quanto trapela dalle prime indiscrezioni filtrate proprio dallo stesso ministero, non mancano le sorprese: infatti, contrariamente a quanto si credeva, chi cambia colore è la Regione Lazio che, al pari della Lombardia, torna in zona gialla.
Ma la nuova mappa dell’Italia vede anche un netto cambio a livello cromatico dato che l’altra novità è che non vi sono più zone rosse, sia a livello regionale sia di Province Autonome. Il colore dominante così diventa il giallo (interessa ben 16 Regioni), mentre da questa domenica 31 gennaio restano in area arancione solo altre cinque, in attesa della conferma ufficiale, ovvero: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e infine la Provincia Autonoma di Bolzano. (agg. di R. G. Flore)
GLI ESITI DELLA CABINA DI REGIA MINISTERO-CTS
In giornata torna a riunirsi la cabina di regia anti-Covid – formata da rappresentanti del Ministero della Salute, del Comitato Tecnico Scientifico e delle Regioni – per produrre il report settimanale utile a formare le nuove ordinanze sula classificazione di rischio delle Regioni. L’iter resta il medesimo di tutte le precedenti settimane, con il monitoraggio Iss che fornisce dati e situazioni epidemiologiche della scorsa settimana; a seguire, la riunione della cabina di regia con le formulazioni e consigli del Cts; infine, la firma in serata del Ministro della Salute Roberto Speranza sulle nuove ordinanze “coi colori” che hanno valore da domenica 31 gennaio 2021.
Come già anticipato nei giorni scorsi, i dati conterebbero al momento un’Italia non più rossa, con anche Alto Adige e Sicilia che dovrebbero tornare “arancioni” dopo 2 settimane in lockdown totale. «Le misure hanno funzionato. Vi era significativa preoccupazione che il periodo delle festività natalizie potesse portare a un marcato incremento della circolazione virale (…). Invece la situazione non è sfuggita dal controllo», così il professor Franco Locatelli, membro Cts e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, al Corriere della Sera.
COLORI E NUOVE ORDINANZE: COSA CAMBIA DA DOMENICA
Ipotesi contraria è invece quella avanzata dal professor Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, nell’intervista odierna a Sky Tg24: «i contagi non calano perché non ci sono misure sufficienti per farli calare, nel senso che abbiamo raggiunto un equilibrio tra la capacità del virus di trasmettersi e quella nostra di bloccarlo e quindi rimaniamo su questi livelli. E’ come se si riempisse una vasca con un rubinetto e l’acqua uscisse dall’altra parte alla stessa velocità. Siamo in equilibrio». Al di là dello scontro all’interno degli stessi scienziati e mentre le vaccinazioni proseguono al rilento per i ben noti problemi europei, l’attesa oggi è tutta per la nuova classificazione dei “colori” assegnati alle Regioni dalla prossima domenica.
Al momento in zona gialla potrebbero entrare Emilia Romagna, Veneto e Calabria che dal’8 gennaio scorso si trovavano in zona arancione: i dati sarebbero da gialla anche per Lazio, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Marche, Friuli, Abruzzo e la stessa Lombardia (dopo il noto scontro con il Ministero della Salute sull’errata messa in zona rossa, ndr), ma dovendo passare per il Dpcm almeno 14 giorni in una stessa fascia di rischia potrebbero cambiare classificazione solo dal 7 febbraio prossimo. Per il resto, la cabina di regia confermerà in zona gialla Toscana, Molise, Basilicata, Campania e la Provincia di Trento, mentre in arancione rimangono Puglia, Sardegna, Umbria e il “rientro” di Sicilia e Bolzano.