Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza che entrerà in vigore lunedì 8 marzo. Passano in area arancione Friuli-Venezia Giulia e Veneto, mentre la Campania è confermata in zona rossa. Come anticipato, la Lombardia resta in fascia arancione scuro, alla quale accede anche il Piemonte. Intanto, il presidente delle Marche ha firmato l’ordinanza che istituisce la zona rossa nelle province di Macerata e Ancona.



Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, ha dichiarato: “L’ingresso in zona arancione dall’8 marzo è riconducibile non tanto all’indice Rt, quanto al repentino e vistoso aumento dei contagi nel nostro territorio regionale che ci colloca a rischio alto”. Il Lazio, invece, rimane in zona gialla, nonostante un Rt vicinissimo a quota 1 (0,98). Stessa sorte per la Liguria di Giovanni Toti. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



CABINA DI REGIA, LOMBARDIA ARANCIONE SCURO

Giungono i primi aggiornamenti relativamente alle decisioni assunti nell’ambito della Cabina di regia per ciò che concerne il cambio di colore delle Regioni italiane. Secondo le ultimissime indiscrezioni, raccolte e riportate da “Il Corriere della Sera”, nel corso del confronto si sarebbero prese le seguenti decisioni: la Lombardia rimarrà in fascia arancione scuro, così come il Piemonte non dovrebbe mutare la propria tonalità cromatica (arancione). Zona rossa per la Campania, come annunciato urbi et orbi dal suo stesso governatore, Vincenzo De Luca, che ha aspramente criticato il sistema dei controlli da parte delle forze dell’ordine sul suolo nazionale, a suo dire fallimentare. Il Lazio e la Liguria, invece, sono gialle. Le scelte sono state effettuate, ovviamente, basandosi sui dati emersi dal monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha denunciato un aggravamento del quadro sanitario ed epidemiologico a livello nazionale. L’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sottoscriverà la nuova ordinanza, che sarà in vigore a decorrere dalla data di lunedì 8 marzo. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



CABINA DI REGIA, ECCO COME POTREBBERO CAMBIARE I COLORI

L’Italia si tinge di arancione e rosso dopo il nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute. Arrivano le prime indiscrezioni dalla Cabina di regia sui cambi di colore delle Regioni. Friuli Venezia Giulia e Veneto passeranno in zona arancione. Per quanto riguarda il Veneto, c’è la conferma del governatore Luca Zaia: «Siamo zona arancione, me l’ha confermato il ministro e posso dirlo». A rischio passaggio in zona rossa le Province autonome di Bolzano e Trento, ma pure Emilia Romagna, Marche e Lombardia. Questo perché la Cabina di regia avrebbe espresso la richiesta di inasprire le misure a causa dell’elevata incidenza dei casi. Per la prima volta, chiede che vengano messe in rosso le regioni con più di 250 casi per 100mila abitanti nell’ultima settimana, e questo è il caso delle regioni sopracitate. Ma la Lombardia potrebbe pure restare in zona arancione scuro. Dunque, Basilicata e Molise resterebbero in rosso. Ci andrebbe pure la Campania che, stando a quanto emerso, avrebbe chiesto lei stessa il passaggio in zona rossa. Verso conferma in giallo per Valle d’Aosta, Liguria e Sicilia, dovrebbe resistere il Lazio, mentre Puglia e Calabria rischiano di passare in zona arancione. La Sardegna resterà in zona bianca. (agg. di Silvana Palazzo)

CABINA DI REGIA, ANALISI DATI MONITORAGGIO

In giornata torna a riunirsi la cabina di regia anti-Covid tra Cts-Ministero della Salute-Ministri economici-Regioni per fare il punto sui dati settimanali in arrivo dal monitoraggio Iss e fornire così il report decisivo per la nuova classificazione in “zone colorate” per le Regioni italiane. Con l’indice Rt che rischia seriamente di superare quota 1 dopo più di un mese, il Governo Draghi si appresta a formulare nuove ordinanze per ulteriori chiusure e limitazioni degli spostamenti visto l’emergere del contagio da varianti a macchia di leopardo in tutto il Paese: il nuovo Dpcm in vigore da domani prevede che i provvedimenti sui nuovi colori delle Regioni scattino da lunedì 8 marzo e non più dalla domenica, con la possibilità concreta che questa settimana il colore “giallo” possa essere sempre meno presente sul nostro territorio.

Fino ad oggi la mappa nazionale vede questa classificazione, pronta però ad essere stravolta delle varie ordinanze (previste sia a livello nazionale che regionale ma anche provinciale, il tutto permesso dalla nuove regolamentazione approvata dal Governo nell’ultimo Dpcm): zona bianca (Sardegna), zona gialla (Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto), zona arancione (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria), zona rossa (Basilicata e Molise).

CABINA DI REGIA, ECCO I NUOVI COLORI

Nel pomeriggio però il Ministro della Slaute Roberto Speranza, dopo il vertice con le Regioni e i nuovi responsabili del piano vaccinale nazionale (Capo della Protezione Civile Curcio e nuovo commissario all’emergenza Figliuolo) dovrà valutare i nuovi dati epidemiologici stilati da Iss e Cts e in cabina di regia giungere alle nuove importanti formulazioni sulle chiusure della prossima settimana. Al momento sono 2 le Regioni che rischiano la zona rossa, ovvero Emilia Romagna e Campania, mentre anche la Lombardia ha dati considerati allarmanti tanto che da oggi il Presidente Fontana ha emesso una nuova ordinanza che pone l’intera regione in zona “arancio scuro” con chiusura di tutte le scuole e limitazioni nelle visite ad amici/parenti/seconde case.

Bonaccini e De Luca si apprestano a ricevere il parere della cabina di regia, consci che i dati regionali di Rt e indigenza casi sono oltre le soglie d’allarme del nuovo Dpcm: da lunedì 8 marzo saranno chiuse le scuole in molte zone del Paese, secondo il nuovo criterio fissato dal decreto che pone Regioni “arancioni” o “gialle” comunque in grado di porre nuove limitazioni per mitigare il contagio delle varianti Covid. A rischio zona arancione al momento sono 6 Regioni, segnatamente Calabria, Friuli, Veneto, Puglia, Liguria e Lazio: la Sardegna dovrebbe rimanere in bianco mentre si assottiglia la pattuglia delle zone gialle, con forse solo Sicilia e Valle d’Aosta che potrebbero rimanere nell’area considerata “meno allarmante”.