Indiscrezioni confermate: la mappa dell’Italia continua gradualmente ma in maniera costante a cambiare colore, sfumando cromaticamente verso il bianco. Come si vociferava già nelle scorse ore, infatti, dalla prossima settimana altre quattro Regioni italiane passeranno verso la fatidica zona bianca, grazie ai dati forniti dall’ultimo monitoraggio della Cabina di regia (l’indice Rt della penisola è sceso a 0.68) e alla campagna di vaccinazione che prosegue. Da lunedì prossimo infatti saranno bianche anche Veneto, Liguria, Umbria ed Abruzzo mentre dovrà ancora attendere la Lombardia.
Infatti, se attraverso le parole del Governatore Attilio Fontana si è appreso che l’abbandono della zona gialla per la sua regione dovrebbe essere previsto per il 14 giugno, già in giornata il suo omologo del Veneto aveva anticipato quelli che sarebbero stati i contenuti della nuova ordinanza del Ministro della Salute. “Siamo in attesa della circolare del ministero della Salute che certifichi, ma abbiamo parametri vistosamente sotto i limiti di guardia per la terza settimana quindi direi zona bianca per il Veneto a partire da lunedì” aveva detto qualche ora fa Luca Zaia, parlando anche dell’ordinanza “ricognitoria” con cui si procederà nella sua regione a disciplinare le aperture, in anticipo rispetto a quella che era la ‘time table’ originariamente prevista. (agg. di R. G. Flore)
IN ATTESA DELLA NUOVA ORDINANZA DEL MINISTRO SPERANZA
La cabina di regia anti-Covid disporrà nelle prossime ore 4 nuovi cambi di “colore” delle Regioni, con la conferma giunta dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute che in mattinata ha presentato il nuovo report epidemiologico settimanale: grazie alla bella stagione e alla veloce ora campagna di vaccinazione, il Paese anche per la prossima settimana non avrà zone rosse e neanche arancioni, mentre gradualmente entreranno in zona bianca altri territori (Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto da lunedì, altri 6 dal 14 giugno) rendendo l’Italia un mix di giallo-bianco con norme e regole conseguenti.
Con l’indice Rt in discesa ancora (0.68) e soprattutto l’incidenza dei casi (32 su 100mila abitanti), i dati scientifici consegnano per fortuna una nuova ondata di fiducia per i cittadini che potranno tornare ad avere meno limitazioni a partire dal lunedì 7 giugno: tra oggi e domani il Ministro Speranza firmerà le ordinanze attive per la prossima settimana, delineando una nuova cartina colorata del Paese. «I giorni più duri sono alle spalle. Ma dobbiamo accelerare molto sulla vaccinazione e mantenere un atteggiamento assolutamente graduale sull’allentamento delle misure, perché la partita non è ancora chiusa», spiega il titolare della Sanità dopo l’incontro ieri nei bilaterali con gli omologhi di Regno Unito, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti e Canada.
CABINA DI REGIA: I NUOVI COLORI DELLE REGIONI
La gradualità degli interventi e delle riaperture volute dal Governo Draghi, porteranno da lunedì un cambio per le zone gialle sul fronte coprifuoco: passerà dalle 23 alle 24, mentre ricordiamo è già abolito in tutte le zone bianche. Dal 21 giugno lo stesso coprifuoco sparirà dalle regole nazionali, nel frattempo va ricordato che in zona bianca già ora non vi sono attive nessuna regola, ad eccetto del distanziamento sociale e della mascherina obbligatoria all’aperto e al chiuso. Sul fronte colori Regioni, la cabina di regia invece ha registrato il costante miglioramento dei dati con tutti i territori – ad eccezione della Valle d’Aosta – che hanno incidenza sotto i 50 casi su 100 mila abitanti (il limite per l’ingresso in zona bianca).
Da lunedì 7 giugno entrano dunque ufficialmente nella zona a più basso rischio le regioni Veneto, Abruzzo, Liguria e Umbria, che si aggiungono così a Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia che si trovavano in “bianco” già da lunedì scorso. Dal 14 giugno invece – qualora si confermassero i medesimi dati di oggi – pronti per la zona bianca anche Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento: infine, dal 21 giugno l’Italia intera dovrebbe diventare “bianca” con l’ingresso di Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Campania e Basilicata (dal 28 giugno la Valle d’Aosta ma potrebbe comunque essere anticipata a 7 giorni prima).