Poco prima delle ore 20 il Cdm ha approvato il nuovo Decreto Riaperture Covid con effetto immediato a partire da domani di tutte le nuove norme inserite: la trasmissione in Gazzetta Ufficiale avverrà domani mattina, il che significa che il coprifuoco slittato alle ore 23 avrà effetto già a partire dalla sera di domani. Passa dunque la linea della gradualità scelta da Draghi: dal 18 maggio obbligo di rientro alle 23, dal 7 giugno obbligo di rientro alle 24 mentre dal 21 giugno nessun obbligo e libera circolazione anche notturna.
«Soddisfazione per le riaperture, nonostante le resistenze di qualcuno. Serve più coraggio su alcuni fronti come le piscine chiuse, il settore dei matrimoni e le discoteche»: le fonti della Lega ad Askanews fanno filtrare un sostanziale assenso del Carroccio sul nuovo Decreto Covid in discussione ora nel Consiglio dei Ministri. «Soddisfazione anche per il superamento del coprifuoco, che nelle zone bianche sarà realtà già dai prossimi giorni», concludono le fonti vicine alla Lega poco prima del via libera definitivo del Cdm sulla bozza del nuovo decreto (qui sotto tutte le novità). Importante il passaggio sul cambio dei parametri dei colori con il nuovo Decreto Covid: dovrebbe essere confermata la radicale semplificazione di quei 21 parametri che ad oggi determinano l’ingresso in zona arancione o rossa di una regione. Si scende a quota 12 con priorità data alla campagna vaccinale e alla situazione ospedaliera: è allo studio un possibile nuovo schema dei parametri di validità del Green Pass per chi ha fatto il vaccino. Due i parametri che potrebbero essere modificati di modifiche: la scadenza, a 6 mesi dal vaccino, del pass (con scadenza che potrebbe essere prolungata) e la valutazione di ottenere il pass già con una prima dose di vaccino.
ROAD MAP RIAPERTURE, LA BOZZA DEL DECRETO
La cabina di regia ha approvato le proposte giunte dal Premier Draghi sul coprifuoco: per tutte le altre regole presentate e discusse nella riunione con i capidelegazione, è stato ufficialmente convocato il Consiglio dei Ministri alle ore 18.30 con a tema il varo del nuovo Decreto Covid con norme e riaperture in vigore fin da subito. La road map aggiornata del Governo deve ancora essere chiarita in alcuni punti nodosi, specie sulle cene nei ristoranti al chiuso la sera e nello slittamento/abolizione del coprifuoco dove la sfida a distanza Lega-Pd tornerà imponente in Cdm. «Abbiamo deciso di riaprire gradualmente per monitorare gli effetti delle riaperture sui contagi», ha commentato il Premier Draghi chiudendo la cabina di regia, mentre il Ministro Speranza aggiunge «Soddisfazione per la proposta del premier Draghi, che disegna un percorso di gradualità sulle riaperture, basato sull’evidenza scientifica». Ecco in pillole le novità emerse sul Dl Covid nella cabina di regia:
– Coprifuoco: dalle ore 23 fin da subito; a mezzanotte dal 7 giugno; abolito dal 21 giugno. Deroga per la finale di Coppa Italia mercoledì a Reggio Emilia
– Ristoranti: dal 1 giugno bar-ristoranti aperti a pranzo e cena (anche al chiuso)
– Matrimoni: ok banchetti dal 15 giugno, con green pass agli invitati
– Regioni: Dal 1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno zona bianca, dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria. Non ci sarà coprifuoco
– Colori Regioni: cambiano criteri, la guida non sarà più l’RT ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica
– Centri commerciali: aperti dal 22 maggio anche nei weekend
– Sport: ok eventi con pubblico all’aperto dal 1 giugno, al chiuso dal 1 luglio. Palestre aperte dal 24 maggio, parchi a tema dal 15 giugno, piscine al chiuso dal 1 luglio
– Discoteche: chiuse per il momento senza ancora una data per le possibili riaperture
LA PROPOSTA DI DRAGHI SUL COPRIFUOCO
Nella cabina di regia in corso a Palazzo Chigi, la proposta del Premier Draghi per il nuovo Decreto Covid prevede poche ma sostanziali differenze rispetto alle previsioni e anticipazioni della vigilia: la proposta, riportata dall’Adnkronos, sarebbe quella di spostare il coprifuoco da subito alle ore 23, dal 7 giugno alle 24 e di abolirlo definitivamente dal 21 giugno. Si attendono le conferme e ovviamente le decisioni finali: la bozza con tutte le novità verrà presentata alle Regioni, ai Comuni e alle Province nel vertice convocato al volo in videoconferenza al termine della cabina di regia.
Al momento non è ancora stato convocato il Consiglio dei Ministri, ma dovrebbe essere comunque nel tardo pomeriggio o al più tardi domani mattina: «Io penso che si andrà in una direzione che terrà conto del miglioramento. Quindi, penso di sì. Non so quale sarà esattamente il punto di equilibrio, ma sicuramente sarà nella direzione di un allentamento delle misure», ha spiegato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Sarebbe anche giunta l’intesa sulle altre date chiave delle riaperture (qui sotto tutte le novità), mentre si attende il via libera alla modifica dei parametri per il cambio di fascia delle Regioni: Rt ospedaliero conteggerà i ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive invece dei nuovi contagiati e si misurerà l’incidenza dei nuovi casi su 100 mila abitanti.
LA CABINA DI REGIA ALLE 16: A SEGUIRE IL CDM
Si terrà alle ore 16 la cabina di regia per le misure di contenimento da inserire nel nuovo Decreto Covid: a Palazzo Chigi, rilevano fonti di Governo all’Agenzia ANSA saranno presenti – assieme al Premier Draghi – i ministri Daniele Franco, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Maria Stella Gelmini, Elena Bonetti, il sottosegretario Roberto Garofoli, il coordinatore e il portavoce del Cts Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Pare che Draghi voglia poi subito dopo convocare il Consiglio dei Ministri per la ratifica immediata delle decisioni prese su riaperture e coprifuoco: non è dunque escluso che già in serata possa essere pronto il testo del Dl Covid con valore, molto probabilmente, dal prossimo 24 maggio.
Confermato lo slittamento del coprifuoco almeno alle 23 (a meno di cambi di passo in cabina di regia con prevalenza della linea Lega sul Ministro Speranza) e la graduale ripresa della “normalità” in vista dell’estate: oggi si ritrovano anche i tecnici del Cts per valutare le proposte delle Regioni in merito al cambio dei parametri per le fasce di colore. I risultati saranno discussi in cabina di regia e potrebbero entrare già nel prossimo Dl Covid, specie con l’introduzione dell’indice Rt ospedaliero (al posto dell’attuale Rt) per definire i nuovi cambi di colore delle Regioni tra zona bianca, gialla, arancione e rossa.
OGGI CABINA DI REGIA CON DRAGHI
Alla fine la strada scelta dal Governo Draghi vedrà un nuovo Decreto Covid da approvare entro la settimana dal Consiglio dei Ministri: niente modifiche o tagliandi al precedente Decreto Riaperture, la cabina di regia prevista per oggi a Palazzo Chigi porterà nuove regole in vista dell’estate con una rinnovata road map. In attesa della conferma che arriverà solo in serata al termine della riunione – a cui partecipano, tra gli altri, il Premier Draghi, i capidelegazione dei partiti di maggioranza, i Ministri Speranza, Franco e Garavaglia oltre ai responsabili del Cts – queste le modifiche sostanziali che entreranno nel nuovo Decreto Legge preparato dal Governo:
– coprifuoco abolito per gradi: 2 settimane alle 23, altre 2 alle 24 e poi stop da fine giugno
– consumazioni al bancone dal 24 maggio (da decidere)
– ristoranti/locali anche al chiuso dal 1 giugno (ma solo fino alle 18)
– centri commerciali aperti nei weekend dal 22-23 maggio
– banchetti matrimoni dal 15 giugno ma gli invitati con green pass
LO SCONTRO SUL COPRIFUOCO
La vera battaglia nella cabina di regia odierna sarà però inevitabilmente sul coprifuoco e sulla richiesta dell’ala più “aperturista” (Lega-FI-Italia Viva) di eliminare il divieto di uscire notturno già dal prossimo lunedì: ieri il Ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che con i dati attuali è possibile pensare di “allentare” la misura e ipotizzare altre riaperture, il tutto però in un’ottica di prudenza e gradualità che sembra sposare anche il Presidente del Consiglio. «Questo è possibile proprio grazie alle misure adottate in questi mesi e ai comportamenti corretti della stragrande maggioranza delle persone e, naturalmente, grazie alla campagna di vaccinazione che è la leva fondamentale per aprire una nuova stagione nel Paese», ha spiegato il titolare della Sanità dal Foro Italico ieri, con il leader della Lega Matteo Salvini che invece ribadisce la necessità di «riaperture e ripartenza, lavoro e libertà, all’aperto e al chiuso, di giorno e di sera! Fidiamoci degli italiani. No coprifuoco». Le anticipazioni emerse oggi sul Corriere della Sera, da fonti di Governo, danno come ormai fatto l’accordo di massima sulla gradualità dell’abolizione del coprifuoco: dal 24 maggio il rientro a casa viene slittato alle ore 23 (e non più alle 22); dopo 2 settimane si sposterà il tutto a mezzanotte, dopo altre due settimane – dunque verso fine giugno – l’abolizione completa per tutta l’estate. La Lega però chiede lo stop definitivo già dal 2 giugno, su proposta del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia: si preannuncia una forte battaglia in cabina di regia e poi nel successivo Cdm in settimana per il nuovo Decreto Covid.
CABINA DI REGIA: TUTTE LE ALTRE REGOLE
Per tutte le altre regole che dovranno essere inserite nel nuovo Dl Covid, la cabina di regia oggi discuterà anche dell’apertura alla consumazione al bancone nei bar non dal 1 giugno – come previsto dall’attuale Decreto Riaperture – ma dal 24 maggio: più complessa invece la situazione per le aperture serali nei ristoranti anche al chiuso. Il Dl in vigore dal 26 aprile scorso fissa dal 1 giugno la riapertura dei locali con posti al chiuso ma solo tra le ore 7 e le 18: spiegano le fonti di Governo al CorSera, «Una decisione sarà presa sulla base del monitoraggio e mantenendo il protocollo già in vigore che prevede massimo quattro persone al tavolo, a meno che non si tratti di componenti di un nucleo familiare, e obbligo di mascherina quando non si sta seduti». Palestre riaprono dal 1 giugno mentre è ancora battaglia sulle piscine coperte (quelle all’aperto sono aperte dal 15 maggio, ndr) con l’ostacolo maggiore che rimane il nodo docce e spogliatoi: si cercherà un compromesso anche su questo nella cabina di regia di oggi a Palazzo Chigi, così come per il settore weeding che spinge per il via libera ai banchetti dal prossimo 15 giugno. Al momento la festa per chi si sposa è consentita soltanto con le regole dei ristoranti e sempre all’aperto, ma il Governo valuta la possibilità di un graduale ritorno alla normalità con però l’obbligo agli invitati di presentare il green pass (vaccinati con doppia dose, guariti dal Covid o tampone negativo nelle 48 precedenti).