In virtù dei dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute e delle indicazioni della Cabina di regia, il ministro Roberto Speranza firmerà nella giornata di oggi nuove ordinanze che entreranno in vigore dal 12 aprile. Dunque, lunedì cambiano i colori di molte regioni. Passeranno in zona arancione le seguenti regioni: Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana, che si vanno ad aggiungere ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e alle province autonome di Bolzano e Trento. Lo comunica lo stesso ministero della salute, che ufficializza poi il passaggio in zona rossa della Sardegna. Farà “compagnia” a Campania, Valle d’Aosta e Puglia.
Per quanto riguarda la Liguria, non sarà emanata nessuna nuova ordinanza specifica riguardante le province di Imperia e di Savona, che abbandoneranno quindi la zona rossa alla mezzanotte di domenica 11 aprile. Lo ha precisato la Regione Liguria, alla luce degli ultimi dati comunicati da Alisa e in accordo con i sindaci e Anci Liguria. (agg. di Silvana Palazzo)
CABINA DI REGIA E COLORI REGIONI, SARDEGNA IN ZONA ROSSA
Doccia gelata per la Sardegna: dopo la cabina di regia di oggi la regione passa in zona rossa. E pensare che la splendida isola nel mar Tirreno era divenuta poco meno di un mese fa la prima, e fino ad ora unica, regione a passare in Bianco, ma evidentemente i contagi non sono stati contenuti e di conseguenza il covid, virus subdolo, è tornato a circolare con forza. Ad anticipare il passaggio in rosso della Sardegna è l’assessore alla Sanità locale, Mario Nieddu: “Mi ha appena chiamato Speranza – le sue parole – La Sardegna è in zona rossa”. Tutta colpa dell’indice Rt che è cresciuto e che di conseguenza ha fatto scattare la zona rossa “anche se gli altri parametri sono buoni”.
Inoltre l’assessore ha spiegato che in Sardegna “c’è un’alta percentuale di rinunce al vaccino AstraZeneca”, invitando quindi sardi “a vaccinarsi”, in quanto “il vaccino AstraZeneca è sicuro”. La Sardegna è al momento la regione con l’indice Rt più alto, leggasi 1.54, con la Valle d’Aosta a quota 1.39 e la Sicilia a 1.22. Le più virtuose sono invece Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Molise rispettivamente a quota 0.79 e 0.81. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CABINA DI REGIA, LOMBARDIA ARANCIONE
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che tra qualche ora firmerà le nuove ordinanze che stabiliranno i nuovi colori delle Regioni alla luce dei dati del monitoraggio e dell’analisi della Cabina di regia. «Dai numeri e dati che vedo, penso che una parte significativa di queste ordinanze porterà territori importanti del nostro Paese dal rosso all’arancione», ha dichiarato durante il convegno “Riapri Italia. La sfida è oggi”, che è stato organizzato da Fratelli d’Italia. Le porte della zona arancione si aprono, secondo le indiscrezioni, per Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Dovrebbe riuscire a passare in zona arancione anche la Calabria, mentre Campania fino al 20 aprire resterà in zona rossa.
In rosso anche Valle d’Aosta e Puglia, che hanno incidenze ancora superiori ai 250 casi ogni 100mila abitanti. In bilico la Sardegna, che sembra avere un indice Rt alto. (agg. di Silvana Palazzo)
CABINA DI REGIA, OGGI NUOVI COLORI REGIONI
L’appuntamento è ormai divenuto tradizionale: come ogni venerdì, anche quest’oggi, 9 aprile 2021, si riunirà per la seconda volta in questo mese la cabina di regia anti-Covid, composta dai membri del Cts, dal Ministero della Salute, dai Ministeri economici e dai rappresentanti delle Regioni. L’obiettivo, ça va sans dire, è quello di effettuare una panoramica attenta e scrupolosa circa le statistiche settimanali provenienti dal monitoraggio Iss e giungere al report che determinerà la nuova suddivisione in colori per le Regioni italiane. In queste settimane l’Italia sta tenendo testa alle numerose misure restrittive dettate dai vertici governativi al fine da scongiurare il dilagare del virus. Le difficoltà non sono poche, però, come si è potuto evincere dalle proteste di piazza a cui hanno aderito molteplici rappresentanti del mondo della ristorazione, ma non solo: tutti i settori commerciali in questo momento, ambulanti compresi, sono in seri guai economici.
Intanto, ricordiamo che ad oggi la mappa dell’Italia registra la seguente classificazione, pronta tuttavia a subire stravolgimenti in base alle prossime ordinanze che saranno emanate: zona arancione (Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto e Province autonome di Bolzano e di Trento), zona rossa (Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta).
CABINA DI REGIA, CHI CAMBIA COLORE
Al termine dalla cabina di regia odierna, competerà come al solito al ministro della Salute, Roberto Speranza, l’arduo compito di addivenire all’ennesimo provvedimento che decreterà le fasce cromatiche entro le quali saranno racchiuse le regioni d’Italia. Per quanto concerne le previsioni legate ai colori, potrebbero tornare in zona arancione la Lombardia, ma anche l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, il Piemonte e la Toscana. Queste sono le cinque realtà che hanno il maggior numero di probabilità di vedere un miglioramento del proprio status, tanto che, nel caso della Lombardia, il governatore Attilio Fontana ha reso noto “di aver chiesto alla cabina di regia di passare in arancione”, mentre il presidente emiliano Bonaccini ha asserito: “Non escludo che si possa essere arancioni dalla prossima settimana. I numeri sono confortanti in queste ultime settimane. Oggi l’indice Rt in regione è attorno allo 0,80”. Infine, anche Alberto Cirio, dal Piemonte, si è detto fiducioso del passaggio in arancione: “I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte. Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari). L’incidenza è scesa sotto il valore soglia di allerta di 250 casi ogni 100mila abitanti. In base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana”. Tra qualche ora saranno dunque svelati i nuovi colori delle Regioni da parte della Cabina di regia.