Ora è ufficiale: la Sardegna deve lasciare la zona bianca per passare in quella arancione. Discorso simile per il Molise, dove però la reazione è diversa, visto che arriva da quella rossa. In zona rossa resta la Campania, insieme a Lombardia, Lazio e tutte quelle regioni con sono state inserite la settimana scorsa nella fascia con le massime restrizioni, quelle più severe. Questa la decisione emersa dalla Cabina di regia, per la quale il ministro della Salute Roberto Speranza stasera firmerà le nuove ordinanze. Misure più soft, dunque, per il Molise dopo due settimane di zona rossa: possono riaprire le scuole. La Sardegna, invece, deve fare ora i conti con misure più rigide, visto che il decreto del Governo Draghi non prevede la zona bianca. Quindi, è inevitabile il doppio salto. La Campania, da due settimane in zona rossa, deve sperare nella settimana prossima per l’eventuale “promozione”.
«Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia ministero-Istituto superiore di sanità (Iss) sull’andamento di Covid-19, firmerà in serata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 22 marzo. Passano in area arancione le regioni Sardegna e Molise. Viene prorogata l’ordinanza in scadenza relativa all’area rossa in Campania», recita il comunicato ufficiale. (agg. di Silvana Palazzo)
CABINA DI REGIA: LE INDISCREZIONI
Le uniche novità previste dalla Cabina di regia dopo l’analisi del monitoraggio Iss-Ministero della Salute dovrebbero riguarda il Molise, destinato a lasciare la zona rossa per passare in quella arancione. Invece la Sardegna rischia di lasciare già la zona bianca per passare in quella gialla anche se, considerando quanto previsto dal decreto legge Draghi, in tal caso passerebbe direttamente in arancione. Quindi, le Regioni attualmente in zona rossa resteranno in questa fascia almeno fino a dopo Pasqua, ad esclusione forse del Lazio. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Lombardia, Campania, Lazio, Trento, Puglia, Veneto e Valle d’Aosta. Nel monitoraggio attuale mantengono uno scenario compatibile con questo colore, ma comunque servono due settimane prima di poter aspirare al passaggio in zona arancione, per il quale serve che lo scenario di rischio sia compatibile. In zona arancione, invece, dovrebbero restare Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Bolzano, Toscana, Sicilia e Umbria, a cui si aggiungerebbe il Molise. (agg. di Silvana Palazzo)
OGGI NUOVA CABINA DI REGIA: LA MAPPA
Come accade ormai ogni venerdì, torna a riunirsi la cabina di regia anti-Covid composta dai membri del Cts, dal Ministero della Salute, dai Ministeri economici e dai rappresentanti delle Regioni, al fine di eseguire una panoramica dettagliata e approfondita circa le statistiche settimanali provenienti dal monitoraggio Iss e giungere, di conseguenza, al report decisivo per quanto concerne la nuova suddivisione in colori per le Regioni italiane. Rammentiamo che l’Italia in questo momento sta attraversando una fase a dir poco critica a livello sanitario, con la morsa del Coronavirus divenuta nuovamente asfissiante sui nosocomi dello Stivale e una recrudescenza pandemica che, a causa dei molteplici focolai dettati dall’insorgere della varianti (su tutte quella inglese), ha di fatto rimesso in lockdown buona parte della nazione, riportandola esattamente alla stessa situazione vissuta un anno fa, seppure con qualche eccezione e con la campagna vaccinale avviata.
Intanto, ad oggi la mappa dell’Italia registra la seguente classificazione, pronta tuttavia a subire stravolgimenti in base alle prossime ordinanze emanate: zona bianca (Sardegna), zona arancione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta), zona rossa (Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, le Province autonome di Trento e di Bolzano, Campania e Molise).
CABINA DI REGIA, VERSO I NUOVI COLORI DELLE REGIONI
Al termine dalla cabina di regia, la palla passerà poi al ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale sarà giocoforza chiamato ad addivenire all’ennesimo provvedimento che decreterà le fasce cromatiche entro le quali saranno racchiuse le regioni d’Italia. Ora come ora, stando alle sensazioni accumulate in settimana, soltanto la Toscana sarebbe a forte rischio di ingresso in zona rossa e il motivo è presto spiegato: nonostante l’indice Rt sia segnalato in lieve flessione, a destare preoccupazione è la soglia inserita nel nuovo decreto Covid, la quale prevede che, a fronte di più di 250 casi ogni 100mila abitanti in una settimana, il territorio passi direttamente in zona rossa. La Toscana, attualmente si attesta intorno a quota 240, dunque davvero vicinissima alla linea di demarcazione. Parrebbero invece destinate a salvarsi (da capire ancora con quale margine statistico), due regioni arancioni, vale a dire Liguria e Valle d’Aosta, mentre addirittura il Molise, se il trend emerso venerdì scorso dovesse trovare le attese conferme, potrebbe registrare l’alleggerimento delle restrizioni, con il passaggio dall’area rossa all’area arancione.