I 4 PUNTI DECISI IN CABINA DI REGIA

È terminata la Cabina di regia anti-Covid convocata e presieduta dal Premier Draghi, presenti in capidelegazione del Governo e i due professori del Cts Silvio Brusaferro e Franco Locatelli: dalle ore 13 è previsto l’incontro con le Regioni per illustrare le misure contenute nel Decreto Covid da portare poi in CdM alle ore 17. Sono 4 i punti su cui si è trovato pieno accordo in Cabina di regia e che dovrebbero a questo punto fungere da base per il nuovo Decreto Covid:



Durata Green Pass da 9 a 6 mesi dal 1 febbraio: con ordinanza del Ministro della Salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose (booster) sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario
Obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca: obbligo FFP2 in cinema, teatri, eventi sporti e mezzi di trasporto pubblici
Super Green pass: estensione al 31 gennaio delle norme attuali per bar e ristoranti. Divieto consumo cibi e bevande al chiuso (in cinema, teatri e per eventi sportivi)
Eventi e feste all’aperto vietate fino al 31 gennaio



Restano invece sul tavolo di discussione per il Consiglio dei Ministri il nodo dei tamponi obbligatori anche per chi ha doppia dose di vaccino per l’accesso a sale da ballo, discoteche e locali simili aperti al pubblico dal 28 dicembre al 31 gennaio; si discute anche di Super Green Pass al lavoro, così come l’obbligo vaccinale alla Pubblica Amministrazioni, per ora solo discusse sul tavolo della Cabina di regia ma senza sostanziale accordo. Inoltre, il Ministero della Salute ha proposto l’obbligo di Super Green Pass dal 28 dicembre a: piscine, palestre, sport di squadra al chiuso e spogliatoi; musei e mostre; centri benessere e centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.



IL REPORT ISS SULLA VARIANTE OMICRON

Secondo il report presentato dall’Istituto Superiore di Sanità in Cabina di regia anti-Covid, la variante Omicron  è dietro il 28,2% dei contagi registrati in Italia: più di 1 su 4, dunque. In attesa di capire quali saranno le direttive approvate in CdM per il nuovo Decreto Covid, la “flash survey” dell’Iss sulla temibile variante sudafricana fa ribadire alcuni appelli già lanciati dal Cts nei giorni scorsi.

«La stima conferma la grande velocità di diffusione della variante Omicron, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo», ha spiegato in Cabina di regia il presidente Iss Silvio Brusaferro. Secondo quanto emerge dall’ANSA, la prima regola certa nel prossimo Decreto Covid sarà il ritorno dell’obbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia, anche in zona bianca. Sempre secondo quanto si apprende da fonti qualificate, il pensiero del Governo Draghi è quello di anticipare la terza dose da 5 a 4 mesi: l’ipotesi già esaminata a livello tecnico, attende il via libera dell’Aifa e sarebbe di prossima approvazione.

CABINA DI REGIA ANTI-COVID: LE ANTICIPAZIONI

«La variante Omicron apre una fase nuova della pandemia, va presa ogni precauzione possibile per fermare la corsa del virus»: così Mario Draghi ieri in conferenza stampa di fine anno ha anticipato alcuni dei contenuti della Cabina di regia convocata questa mattina a Palazzo Chigi con i rappresentanti scientifici (Cts) e i capidelegazione dei partiti di maggioranza.

Dalle 9.45 la riunione decisiva per dirimere la “stretta di Natale”, che entrerà però in vigore presumibilmente con un nuovo decreto dal 28 dicembre prossimo: nel pomeriggio – dopo la seconda Cabina di regia di giornata alle 15 sul tema PNRR – il varo conclusivo in Consiglio dei Ministri (alle 17), quando si avranno dunque le definitive misure adottate dal Governo per affrontare la risalita dei contagi e la potenziale ampia diffusione della variante Omicron. L’elemento chiave del Governo resta la vaccinazione e l’accelerazione sulla terza dose, unita al non voler «rinunciare a quel poco di normalità che abbiamo faticosamente riacquistato»: per fare questo però, ancora ieri Draghi è stato chiaro, «Dobbiamo difendere la normalità raggiunta, ovvero non chiudere nulla, scuola in presenza e socialità soddisfacente: per farlo dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili, per questo domani (oggi, ndr) si discuterà di quale precauzioni prendere».

TUTTE LE POSSIBILI REGOLE DEL NUOVO DECRETO NATALE

Tradotto, significa che non vi sarà alcun lockdown, neanche per i no vax, la scuola sempre in presenza e una vita sociale “soddisfacente”: il tutto però con nuove “precauzioni” che andranno comunque a limitare vita e libertà degli italiani. Allo studio di Cts e Governo il pacchetto di misure da inserire dunque nel nuovo decreto in vigore dal 28 dicembre, con l’obiettivo di ridurre il più possibile gli assembramenti nel periodo di feste dal Capodanno all’Epifania, fino almeno a tutto il mese di gennaio. Ecco nel dettaglio le misure pronte ad essere discusse e probabilmente approvata nel prossimo Decreto in Cdm:

Mascherine
– obbligo all’aperto anche in zona bianca
– obbligo mascherina FFP2 al chiuso in luoghi sensibili: si parla di mezzi pubblici, luoghi affollati

Green Pass
– riduzione da 9 a 6 mesi per la validità del certificato Covid (si discute se non addirittura 5)
– estendere Super Green Pass (dunque per vaccinati e guariti Covid) anche nei luoghi di lavoro: ipotesi tutta da discutere

Tamponi
– obbligo per l’accesso a grandi eventi come discoteche, feste Capodanno per chiunque non abbia ancora effettuato la terza dose: si discute per stadi e concerti
– escludere tampone antigenico da strumenti che consentono di ottenere il certificato: di fatto, rendendo obbligatorio il vaccino per lavorare (ipotesi ancora da discutere, obiettivo recuperare i 2,3 milioni di italiani over-40 ancora non vaccinati)

Terza dose
– anticipo del booster da 5 a 4 mesi (o anche 3) dopo la seconda dose effettuata (e fino al massimo di durata del Green Pass)

Obbligo vaccinale
– estensione ad altre categorie a contatto con il pubblico
– no obbligo tout court: resta ipotesi qualora peggiorasse ancora situazione epidemiologica
– ritorno a uso massiccio smart working nella Pubblica Amministrazione

Pranzi e cenoni privati
– No divieti per abitazioni private, solo raccomandazione di prudenza
– ipotesi numero massimo di persone, ma sarebbe anche qui solo raccomandazione

Scuola
no prolungamento vacanze di Natale (qui il focus)
– screening studenti (in corso piano del generale Figliuolo)
– creazione nuovi hub per vaccinare i ragazzi
– potenziare il tracciamento